domenica 27 dicembre 2020

Massime e aforismi – Gigi Buffon

 

Gigi Buffon


“Io leggo Topolino, mica Superman”

 

“Sono una persona allegra. E non lo sono per i milioni che guadagno, ero così a 13 anni nella Carrarese”

 

Gianluigi Buffon

detto Gigi

Carrara (in Toscana), 28 gennaio 1978 -

Calciatore

Simpatizzante di destra, nel 1999 durante una partita contro la Lazio, esibì sulla sua divisa da gioco la scritta a pennarello "Boia chi molla" (La slogan era del missino Ciccio Franco usato nella rivolta di Reggio Calabria nel 1970). Quando i giornalisti gli dissero che era un motto di stampo fascista, lui si scusò dicendo: «sono ignorante di queste cose, venivamo da una batosta e volevo semplicemente dire di non mollare».

Poco tempo dopo scelse come numero di maglia l'88, gesto che suscitò le proteste del responsabile dello sport della comunità ebraica di Roma, Vittorio Pavoncello, a causa del fatto che in Germania era il motto abbreviato di “Heil Hitler”, essendo la H l'ottava lettera dell'alfabeto. Su questa vicenda lo scrittore e giornalista Massimo Fini scrisse: “Ma che processo alle intenzioni è mai questo? Adesso siccome il numero 88 disturba la sensibilità degli ebrei, per fatti accaduti cinquantacinque anni fa quando non solo Buffon ma la maggior parte di noi non era ancora nata, dovremmo espungerlo dalla matematica come i superstiziosi fanno col 17? E se per caso, in una operazione, ci capita il terribile numero 88, che facciamo? Chi ci salverà dalla comunità ebraica?”

 Fra le altre cose, Buffon (che non ha fatto le scuole superiori) fu al centro di una polemica perché tentò di iscriversi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Parma presentando un falso diploma di ragioneria che, a suo dire, aveva comprato in una scuola romana.