Marcello Mastroianni |
“Non
mi piaccio. Non mi sono mai piaciuto, neanche fisicamente. Non mi piaccio
quando mi osservo allo specchio: questo nasino corto, questa bocca cicciuta. A
me piacciono le bocche senza labbra e i nasi lunghi, aquilini. Io sono carino e
un uomo non dev’esser carino. Più ci penso, più mi chiedo come sia possibile
che una faccia simile mi dia da mangiare. Che la gente ci veda l’espressione di
un’epoca, anzi il simbolo di un uomo ambiguo, confuso, egoista, immaturo? Sono
tutto ciò, ed eccoci al peggio: non mi piaccio dentro. Tanto per dirne una,
sono ignorante. Non ho mai tentato di studiare, non mi sono mai detto
leggiamo-quel-libro, andiamo-in-quel museo, ascoltiamo-quel-concerto,
può-essere-un-godimento. La cultura per molti è un godimento. Per me è
un’impossibilità fisica e spirituale. Ma lo sai che mi stanco a leggere? Non
approfondisco mai un problema. Vorrei, lo giuro, vorrei: perché è così brutto
sentirsi a disagio tra la gente informata. Resto sempre alla finestra, a
guardare. Mi spiace che tanti soffrano la fame, l’ho sofferta anch’io e so che
cosa significa, ma non vado certo in giro a battermi per i poveri.
Se
mi si piglia di contropiede, rispondo: «Ovvio che sono socialista!». Però non
ho mai capito bene in cosa consista questo socialismo e non faccio alcuno
sforzo per capirlo. Molti credono ch’io sappia le cose. A volte le so, vero, ma
nella maniera in cui un animale fiuta il cibo e la strada che conduce
all’abbeveraggio. D’istinto, ecco. Guarda il mio amore per i quadri: non nasce
da una cultura pittorica, ma da un istinto. Quando li compro, non sbaglio mai.
Dal mio disinteresse per tutto e per tutti mi sveglio esclusivamente per parlar
di me stesso”
Marcello Mastroianni
Marcello Vincenzo Domenico Mastroianni
Fontana Liri (Frosinone), 26 settembre 1924 – Parigi,
19 dicembre 1996
Attore