venerdì 12 giugno 2020

Marcello Veneziani – La gabbia della salute

Marcello Veneziani


“A volte si ha l’impressione che si sia instaurato un dispositivo economico –sanitario che nel nome della paura – antica fonte di ogni potere, soprattutto dispotico – genera una forma di totalitarismo applicato a una società molecolare di massa. L’idea che col virus dovremo convivere, che prima o poi ritorna, o ne arriva un altro, in forme inedite e perciò nuovamente pericolose, si associa alla raccomandazione ossessiva di questi mesi: non abbassare la guardia, tenere alta la vigilanza. Ovvero traduci: non tornare alla normalità e alla libertà, far perdurare all’infinito questo stato di emergenza, isolamento e restrizione.
A chi giova tutto questo? Chi ci guadagna in questa situazione? Chi resta al potere, con l’alibi dell’emergenza. Chi vende prodotti farmaceutici, programmi di controllo, strumenti tecnologici di sorveglianza, o altre linee di prodotti, anche ideologici, anche pseudo-medici, fino ai libri dei virologi-star, onnipresenti e ben remunerati. Insomma chiunque speculi su questa situazione e tragga vantaggio dal suo perdurare. Chi detiene in queste situazioni un potere vasto, fino al potere di vita o di morte, sulla popolazione, ha tutto l’interesse a rendere permanente, cronica la situazione in cui siamo stati proiettati dalla pandemia. Il fatto che la Cina, un regime totalitario che mescola mercato, profilassi e comunismo, sia diventato il modello di riferimento, rende ulteriormente inquietante la situazione in corso”



Marcello Veneziani
Bisceglie 1955 -
Filosofo e scrittore



Passo di un articolo apparso sul settimanale Panorama del 10 giugno 2020 a p. 53