Il Sindaco Antonio Barberio parla al pubblico di Scandale |
Discarica Scandale, il sindaco
annuncia: azione di responsabilità contro chi l’ha autorizzata.
SCANDALE
– Un no deciso alla discarica per rifiuti non pericolosi autorizzata dalla
Regione Calabria, un percorso giudiziario per fermarla. Sono questi i punti
principali emersi dal Consiglio straordinario aperto che si è tenuto nel
pomeriggio del 9 luglio a Scandale. Tanta gente, nonostante il gran caldo, ha
preso parte alla seduta del Consiglio convocata per confermare la contrarietà
alla realizzazione dell’impianto di smaltimento rifiuti a Santa Marina di
Scandale (che si trova a pochi chilometri da Crotone), ma anche per informare i
cittadini sulle iniziative giudiziarie intraprese dal Comune per ottenere la
revoca dell’autorizzazione.
“Una
vicenda inquietante” l’ha definita il sindaco Antonio Barberio ricapitolando
l’iter che ha portato all’autorizzazione della discarica. Una discarica
(all’epoca per amianto) alla quale nel 2012 era stata revocata l’autorizzazione
in seguito ad un provvedimento del Presidente della Repubblica. Provvedimento
che alla Regione Calabria non hanno considerato autorizzando la modifica dei
codici Cer per trasformare la discarica da impianto per il trattamento di
amianto a piattaforma per rifiuti non pericolosi: “La Regione Calabria – ha
detto Barberio – ha considerato esistente una discarica mai realizzata”.
Il
comune di Scandale, dopo aver cercato il dialogo con la Regione, non avendo
avuto risposte il 26 giugno scorso ha depositato un ricorso al Tar contro
l’autorizzazione. Ricorso che punta principalmente sulla presenza nella zona
dove è stata progettata la discarica, di una servitù perpetua di elettrodotto
inamovibile concessa dalla Regione Calabria all’Enel nel 1983. “A Santa Marina
i tecnici che hanno autorizzato il progetto - ha accusato il sindaco – non
sono mai andati. Non hanno visto neppure le loro carte dalle quali risulta la
servitù”. Per questo il primo cittadino di Scandale ha anche annunciato che “il
Comune sta preparando un’azione di responsabilità nei confronti dei dirigenti
degli enti che hanno dato parere favorevole alla discarica”.
Al
Consiglio comunale hanno partecipato anche i sindaci Carmine Barbuto (San Mauro
Marchesato), Francesco Paletta (Cirò), Tommaso Blandino (Rocca di Neto), Nicola
Belcastro (Cotronei) e Raffaele Falbo (Melissa) che hanno dato il loro supporto
alla causa del comune di Scandale.
Il
Crotonese 10 Luglio 2019