Guido Gozzano
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Un’altra risorta
“Solo, errando così come chi erra
senza meta, un po' triste, a passi stanchi,
udivo un passo frettoloso ai fianchi;
poi l'ombra apparve, e la conobbi in terra...
Tremante a guisa d'uom ch'aspetta guerra,
mi volsi e vidi i suoi capelli: bianchi”.
“Ma fu l'incontro mesto, e non amaro.
Proseguimmo tra l'oro delle acace
del Valentino, camminando a paro.
Ella parlava, tenera, loquace,
del passato, di sé, della sua pace,
del futuro, di me, del giorno chiaro”
“Sono felice. La mia vita è tanto
pari al mio sogno: il sogno che non varia:
vivere in una villa solitaria,
senza passato più, senza rimpianto:
appartenersi, meditare… Canto
l’esilio e la rinuncia volontaria”
Guido Gozzano
Guido Gustavo Gozzano
Torino, 19 dicembre 1883 – Torino, 9 agosto 1916
Poeta
Prima, seconda e
quinta strofa di Un’altra risorta.