mercoledì 28 dicembre 2016

Eugenio Montale - Meriggiare pallido e assorto

Eugenio Montale in una foto del Corriere della Sera

Meriggiare pallido e assorto
(1916)

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
Ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

Eugenio Montale
Genova 1896 – Milano 1981 
Poeta e scrittore italiano, premio Nobel per la letteratura nel 1975