Capo Colonna (Crotone) in una foto di Giuliano Monterosso |
Dove sono nato io
Sono nato dove è nato il vento,
dove l'alba è un tripudio di colori
e il profumo dei limoni arriva
accarezzato dalla brezza marina.
Sono nato dal grembo della primavera,
quando le perle di rugiada
esalano l'essenza dei gelsomini,
e pregna l'aria muta coi fiori d'arancio.
Sono nato nella Magna Grecia
dove influssi arabeschi
e calcoli Pitagorici di ipotenuse
hanno plasmato la mia gente:
mi cullavano il mare e le montagne
dove si confonde il vento di libeccio
con la tramontana, e i crepuscoli
precedono i racconti della luna.
Nuccio Coriale
Poesia pubblicata su Facebook |
Il
Poeta di origine calabrese Nuccio Coriale da Scandale (Crotone), con una
convincente lirica, valorizza in un lontano ricordo, la Terra che gli ha dato i
Natali- Scandale è un nome che deriva dal greco Antico e significa: “Trappola”
in riferimento al “Legno della trappola, dove si attacca l’esca”- È un Comune
in provincia di Crotone ed ha subito in passato, la colonizzazione Greca, facendo
parte dell’antica Magna Grecia. Ha una città gemella, che porta lo stesso nome,
nell’ isola di Lesbo - In realtà la lirica del “Coriale”, descritta con una
intervallata melodia letteraria, comprende un apporto di panteismo, che va ad
esaltare i toni della natura, con i suoi umori, dove ogni elemento fisico (vento,
Limoni, brezza marina etc… etc), viene magicamente coinvolto - Un riferimento
storico, si legge nella terza strofa, dove si parla di origini elleniche
(colonizzazione greca, influssi arabeschi) e naturalmente, non poteva non
essere citato Il grande Filosofo Pitagora, che Proprio a Crotone, istituì
quella famosa scuola, dove nacque il famoso Teorema di Pitagora. Nuccio
Coriale, si concede alla libertà di un sogno, facendosi cullare nella 4°
strofa, dal mare, dal ricordo delle montagne, dal vento di libeccio, dalla
tramontana e la maestosità dei tramonti, chiudendo il sipario poetico su una
luna, che domina impassibile sull’ intero creato notturno, dove viene
sottinteso un flebile romanticismo, fruitore della vita stessa e messaggero di antichi
amori- I versi della poesia sono stati stilati, con eleganza letteraria e
soprattutto con una metrica che lascia spazio al sogno, inclusa una lenta
quanto garbata progressione, che attinge al profumo di una lontana rimembranza
dell’Autore.
Articolo
del critico d’arte Pasquale Solano