giovedì 7 novembre 2013

Scandale – Centrale Turbogas in crisi?

Scorcio della Centrale Turbogas di Scandale in una foto del 2010

Crisi centrale turbogas Scandale - Pingitore: siamo preoccupati

SCANDALE mercoledì 6 novembre 2013
Centrale Turbogas a Scandale “Diffidenza, questa è la parola che circola tra i membri della maggioranza dell’Amministrazione comunale di Scandale della Centrale Turbogas di Santa Domenica. Mi rammarica il fatto che negli anni l’elargizione di tanti finanziamenti statali sembrano che non siano valsi a nulla – afferma in una nota il sindaco di Scandale, Iginio Pingitore -. Grosse somme per possibili investimenti economici e per un auspicato sviluppo. Grandi flussi monetari sembravano cascassero dal cielo, mentre il nostro bellissimo territorio subiva vere e proprie trasformazioni. Da un giorno all’altro questo lembo di terra ha visto spuntare come funghi una miriade di pale eoliche, biomasse, centrali e tanti altri invasi, utili dal punto di vista della produzione energetica, meno per una crescita turistica e culturale di un territorio che merita tutt’altro per la sua straordinaria bellezza e per l’appartenenza all’antica Magna Grecia, dove un tempo illustri personaggi come Pitagora, Milone, Alcmeone calpestavano questi luoghi. Tuttavia, si è voluto credere ad un rilancio e ad una crescita dell’economia locale che nella realtà, sotto gli occhi di tutti, non è mai avvenuta, da oltre mezzo secolo il territorio continua a subire inganni e illusioni una dopo l’altra. A Scandale si è compiuto un grosso investimento per la realizzazione della Centrale Turbogas che sarebbe dovuta essere il volano dello sviluppo economico del paese. Sono appioppati milioni di euro per costruire un invaso in grado di diminuire il fortissimo fabbisogno nazionale di energia. Gli investitori hanno convinto le varie amministrazioni, ai cittadini hanno fatto credere che nessun inquinamento avrebbe portato la realizzazione di una moderna struttura del genere, hanno incoraggiato gli agricoltori a vendere i terreni perché attraverso la centrale si sarebbe comunque diffuso benessere e posti importanti per i figli, insomma, lavoro, energia gratis, infrastrutture industriali, strade e prosperità per tutte le generazioni. Un gran numero di compaesani sarebbero andati a lavorare a Santa Domenica: giovani, padri di famiglia, ingegneri, impiegati, operai specializzati e non. Un accordo di programma sancisce la realizzazione dell’opera, stilato ad hoc, ha funzionato come elemento catalizzatore l’immediata erogazione delle royalties al comune di Scandale giusto per dimostrare che la centrale è un bene, un valore per tutti, in grado di garantire benefici per il territorio e tenere contenta un’intera comunità. Fino ad un certo punto tutto può sembrare normale, tutti hanno creduto e anche goduto dei benefici iniziali per realizzare in santa pace la mega opera, appena terminata la struttura cambia tutto, e dopo aver speso tanti soldi pubblici, nell’ambito della centrale turbogas, fra i dirigenti, dipendenti e tutti coloro che ruotano attorno ad essa, echeggia una sola frase, sembra l’unica parola d’ordine: siamo in crisi.

Essere in crisi significa, secondi i fatti, chiusura totale con la gente, con l’amministrazione comunale, la quale ha l’intento di progettare e proporre iniziative che diano slancio all’economia locale e quantomeno alleviare le tante sofferenze del territorio, ma i signori della turbogas non fanno altro che dire: Siamo in crisi. Mi chiedo  – continua Pingitore – come possa essere possibile investire tanti soldi pubblici per un’opera che avrebbe dovuto sopperire un grande fabbisogno energetico nazionale e poi dopo pochi giorni che apre battenti, accende i motori, si dichiara di essere in crisi?! Perché questa crisi? Perché in località Santa Domenica avrebbero dovuto sperperare tanto danaro pubblico per non fare nulla? L’amministrazione comunale è seriamente preoccupata per questi atteggiamenti di chiusura e si propone di fare le barricate attorno all’invaso. Le aspettative erano altre, crisi o non crisi l’azienda ha l’obbligo morale e giuridico del mancato sviluppo attorno ad essa, dovranno dare spiegazioni e farsi promotori affinché venga stilato con l’amministrazione comunale un nuovo accordo di programma e mettere in cantiere idee che possono sviluppare il territorio. Il comune di Scandale, dopo il danno subisce l’ulteriore beffa da parte di Ergosud, la società detenuta pariteticamente da A2A e EON, si tratta di un colosso che ha la proprietà della Centrale, ad oggi l’ente fa fatica ad incassare l’ultima royalty, fra l’altro già spesa la somma, poiché in passato il flusso di danaro veniva erogato in anticipo. L’amministrazione comunale è seriamente preoccupata per questo atteggiamento di chiusura da parte dei dirigenti aziendali e se il comune non incassa rischia di mettere in serie difficoltà il bilancio comunale a discapito di una piccola comunità che ha poche risorse per potersi mantenere. Inoltre, durante la fase commissariale, il comune ha aperto un contenzioso con la turbogas affinché pagassero gli oneri di urbanizzazione, Ergosud neanche questi vuole pagare, ha avviato addirittura un ricorso al TAR sostenendo che nulla è dovuto. Insomma Ergosud a Scandale non vuole lasciare niente e fa finta di non capire che se la centrale di Scandale, come sostengono i dirigenti è in crisi e se tale dovesse perdurare fino a smettere la loro attività, alla fine la pagheranno i nostri concittadini sotto tutti gli aspetti, forse anche in termine di salute. Noi faremo battaglia, poiché la popolazione è stata ulteriormente illusa, pochi posti di lavori, mancato riutilizzo del calore, probabile difformità della costruzione, mancata filiera: le serre, il pastificio, ecc., ma solo deturpazioni e altro. Desidero aprire al più presto un tavolo per un nuovo auspicato accordo in nome della difesa, della salute pubblica, dell’ambiente e dell’occupazione”.

Articolo pubblicato il 6 novembre dal sito Il Cirotano 

Le autorità intervenute all’inaugurazione della Centrale di Scandale, in una foto del 20 aprile 2010.