Scorcio della Centrale Turbogas di
Scandale in una foto del 2010
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Crisi centrale turbogas Scandale -
Pingitore: siamo preoccupati
SCANDALE mercoledì 6 novembre 2013
Centrale Turbogas a Scandale “Diffidenza,
questa è la parola che circola tra i membri della maggioranza dell’Amministrazione
comunale di Scandale della Centrale Turbogas di Santa Domenica. Mi rammarica il
fatto che negli anni l’elargizione di tanti finanziamenti statali sembrano che
non siano valsi a nulla – afferma in una nota il sindaco di Scandale, Iginio
Pingitore -. Grosse somme per possibili investimenti economici e per un
auspicato sviluppo. Grandi flussi monetari sembravano cascassero dal cielo,
mentre il nostro bellissimo territorio subiva vere e proprie trasformazioni. Da
un giorno all’altro questo lembo di terra ha visto spuntare come funghi una
miriade di pale eoliche, biomasse, centrali e tanti altri invasi, utili dal
punto di vista della produzione energetica, meno per una crescita turistica e culturale
di un territorio che merita tutt’altro per la sua straordinaria bellezza e per
l’appartenenza all’antica Magna Grecia, dove un tempo illustri personaggi come
Pitagora, Milone, Alcmeone calpestavano questi luoghi. Tuttavia, si è voluto
credere ad un rilancio e ad una crescita dell’economia locale che nella realtà,
sotto gli occhi di tutti, non è mai avvenuta, da oltre mezzo secolo il
territorio continua a subire inganni e illusioni una dopo l’altra. A Scandale
si è compiuto un grosso investimento per la realizzazione della Centrale
Turbogas che sarebbe dovuta essere il volano dello sviluppo economico del
paese. Sono appioppati milioni di euro per costruire un invaso in grado di
diminuire il fortissimo fabbisogno nazionale di energia. Gli investitori hanno
convinto le varie amministrazioni, ai cittadini hanno fatto credere che nessun
inquinamento avrebbe portato la realizzazione di una moderna struttura del
genere, hanno incoraggiato gli agricoltori a vendere i terreni perché
attraverso la centrale si sarebbe comunque diffuso benessere e posti importanti
per i figli, insomma, lavoro, energia gratis, infrastrutture industriali,
strade e prosperità per tutte le generazioni. Un gran numero di compaesani
sarebbero andati a lavorare a Santa Domenica: giovani, padri di famiglia,
ingegneri, impiegati, operai specializzati e non. Un accordo di programma
sancisce la realizzazione dell’opera, stilato ad hoc, ha funzionato come
elemento catalizzatore l’immediata erogazione delle royalties al comune di
Scandale giusto per dimostrare che la centrale è un bene, un valore per tutti,
in grado di garantire benefici per il territorio e tenere contenta un’intera
comunità. Fino ad un certo punto tutto può sembrare normale, tutti hanno
creduto e anche goduto dei benefici iniziali per realizzare in santa pace la
mega opera, appena terminata la struttura cambia tutto, e dopo aver speso tanti
soldi pubblici, nell’ambito della centrale turbogas, fra i dirigenti,
dipendenti e tutti coloro che ruotano attorno ad essa, echeggia una sola frase,
sembra l’unica parola d’ordine: siamo in crisi.
Essere in crisi significa, secondi i
fatti, chiusura totale con la gente, con l’amministrazione comunale, la quale
ha l’intento di progettare e proporre iniziative che diano slancio all’economia
locale e quantomeno alleviare le tante sofferenze del territorio, ma i signori
della turbogas non fanno altro che dire: Siamo in crisi. Mi chiedo – continua Pingitore – come possa essere
possibile investire tanti soldi pubblici per un’opera che avrebbe dovuto
sopperire un grande fabbisogno energetico nazionale e poi dopo pochi giorni che
apre battenti, accende i motori, si dichiara di essere in crisi?! Perché questa
crisi? Perché in località Santa Domenica avrebbero dovuto sperperare tanto
danaro pubblico per non fare nulla? L’amministrazione comunale è seriamente
preoccupata per questi atteggiamenti di chiusura e si propone di fare le
barricate attorno all’invaso. Le aspettative erano altre, crisi o non crisi
l’azienda ha l’obbligo morale e giuridico del mancato sviluppo attorno ad essa,
dovranno dare spiegazioni e farsi promotori affinché venga stilato con
l’amministrazione comunale un nuovo accordo di programma e mettere in cantiere
idee che possono sviluppare il territorio. Il comune di Scandale, dopo il danno
subisce l’ulteriore beffa da parte di Ergosud, la società detenuta
pariteticamente da A2A e EON, si tratta di un colosso che ha la proprietà della
Centrale, ad oggi l’ente fa fatica ad incassare l’ultima royalty, fra l’altro
già spesa la somma, poiché in passato il flusso di danaro veniva erogato in
anticipo. L’amministrazione comunale è seriamente preoccupata per questo
atteggiamento di chiusura da parte dei dirigenti aziendali e se il comune non
incassa rischia di mettere in serie difficoltà il bilancio comunale a discapito
di una piccola comunità che ha poche risorse per potersi mantenere. Inoltre,
durante la fase commissariale, il comune ha aperto un contenzioso con la
turbogas affinché pagassero gli oneri di urbanizzazione, Ergosud neanche questi
vuole pagare, ha avviato addirittura un ricorso al TAR sostenendo che nulla è
dovuto. Insomma Ergosud a Scandale non vuole lasciare niente e fa finta di non
capire che se la centrale di Scandale, come sostengono i dirigenti è in crisi e
se tale dovesse perdurare fino a smettere la loro attività, alla fine la
pagheranno i nostri concittadini sotto tutti gli aspetti, forse anche in
termine di salute. Noi faremo battaglia, poiché la popolazione è stata
ulteriormente illusa, pochi posti di lavori, mancato riutilizzo del calore,
probabile difformità della costruzione, mancata filiera: le serre, il
pastificio, ecc., ma solo deturpazioni e altro. Desidero aprire al più presto
un tavolo per un nuovo auspicato accordo in nome della difesa, della salute
pubblica, dell’ambiente e dell’occupazione”.
Articolo pubblicato il 6 novembre dal sito Il Cirotano
Le autorità intervenute
all’inaugurazione della Centrale di Scandale, in una foto del
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