lunedì 16 gennaio 2012

Articolo di Area Locale sulla BCC di Scandale




Sopra, la sede centrale della Banca di Credito Cooperativo di Scandale a piazza San Francesco.


Banca di Credito Cooperativo di Scandale, Soci ancora protagonisti


Per il 22 di questo mese è stata convocata l'assemblea dei soci per le elezioni del nuovo consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci della Banca di Credito Cooperativo di Scandale, commissariata, da ottobre del 2010, dalla Banca d'Italia.


Si conclude così con esito positivo la gestione commissariale, in quanto le autorità centrali della Banca d'Italia, alla luce di quanto è emerso durante il periodo commissariale, hanno deciso il ritorno "in bonis" dell'istituto bancario a differenza di altre tre banche di credito cooperativo calabresi che, non avendo avuto una conclusione commissariale col ritorno "in bonis", sono state assorbite da altre banche perdendo quindi ogni autonomia.


In genere, col commissariamento, una banca rischia la fuga della clientela con conseguente caduta negativa sul versante della raccolta e degli investimenti.


Per la banca di Scandale ciò non è accaduto, in quanto i relativi volumi sono rimasti alquanto stabili. I clienti hanno mantenuto la fiducia verso l'Istituto di credito e i commissari hanno svolto un ruolo positivo conquistando quote di mercato nella città di Crotone e allargando la base sociale con l'immissione di circa duecento nuovi soci, creando così tutte le condizioni per l'apertura di uno sportello bancario targato BCC di Scandale nella città di Pitagora.


Ora in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione si sono formati due schieramenti: uno che coinvolge alcuni imprenditori di Crotone ed un altro che teme la delocalizzazione della sede da Scandale a Crotone.


«Con profondo stupore e rammarico – recita una nota della lista "La Banca è di Scandale" – apprendiamo che taluni soci della BCC di Scandale stanno diffondendo la falsa notizia per cui la Banca di Scandale, in caso di elezione della nostra squadra di amministratori, trasferirà la propria sede da Scandale a Crotone. Tale notizia è assolutamente falsa e mendace. La BCC di Scandale continuerà sempre ad avere la propria sede legale in Scandale, ove il CdA continuerà sempre a riunirsi».


Inequivocabile la posizione della lista "La Banca è di Scandale", composta dai candidati Pantaleone Antonio Paparo, Pietro Cerrelli, Antonello Spiccia, Antonio Grisi, Tiziano Saporito, Riccardo Proto, Tommaso Graziani, Vincenzo Ioppoli, Mario Napolitano, Luigi Pignataro, Salvatore Suppa, Ottavio Trocino, Donatella Nocita, Ada Filiberto. «La BCC di Scandale – continua la nota – svolgerà sempre la propria fondamentale attività di sostegno alle imprese e alle famiglie nel territorio del Marchesato, radice storica ed incancellabile di questo Istituto. La BCC di Scandale non cambierà volto e non andrà altrove e non ci sarà nessuno "scippo" al nostro territorio. Questa è l'unica inconfondibile verità».


«Occorre credere – si legge ancora nella nota – nel nostro lungimirante progetto di rilancio della BCC di Scandale che si espande in tutta la nostra Provincia, nello stesso modo in cui hanno creduto nell'ambizioso e iniziale progetto di costituzione i soci fondatori di questa Banca».


Articolo di Carmelo Colosimo su Area Locale del 15.01.2012