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La scuola di musica a Scandale è una bella realtà
La banda musicale Gaudiosi di Maria a Scandale è una gran bella realtà. Sono passati ben tredici anni dalla sua formazione e anno per anno continua a essere in evoluzione artistica. Le cose più importanti sono tutte le persone che negli anni hanno permesso che
Attualmente la banda è formata da ragazzi che frequentano le lezioni da diverso tempo, insieme c’è un nutrito gruppo che studia musica da circa due anni, manca poco affinché le due “ bande” si uniscano per dare vita a un nuovo e unico corpo bandistico. Non manca l’ausilio di alcuni ragazzi provenienti da altri paesi: alcuni vengono da San Mauro e saltuariamente si presenta qualcuno di Santa Severina e poi in tanti sono di Cerenzia, Caccuri e Castelsilano. Ogni mese le prove sono eseguite insieme, come mostrano le foto. I ragazzi frequentano la scuola in un clima di affiatamento e di grandi comunicazioni con i due maestri: suonare per apprendere e imparare, ma anche per divertirsi. Il maestro Francesco Pignataro ed il suo vice Simone Pasculli hanno basato le lezioni di musica non sulla quantità di ore di prove, ma sulla qualità che risulta essere molto efficace. Le tante ore possono portare via del tempo e la lezione può diventare anche noiosa.
La scuola di musica della Banda “Gaudiosi di Maria” è aperta a tutti e per farne parte basta saper suonare e avere la passione per lo strumento. Si entra con le lezioni di solfeggio e poi pian piano si prepara per entrare in banda con tempi diversi. All’interno del gruppo che è misto si fanno nuove conoscenze, si diventa amici e si possono formare coppie; è bello veder crescere amicizie, questo per i ragazzi della banda può essere uno dei motivi più appagante. La banda insomma a Scandale è una bella realtà dove non manca la gioia e l’entusiasmo per andare avanti, quello che però manca in paese sono le strutture adeguate e le agevolazioni. Tutto ha un costo, ha un prezzo e tanti sacrifici, ma si va comunque sempre avanti. Le manifestazioni di un certo rilievo spesso non sono neanche finanziate.
Articolo di Ippolito Emanuele Pingitore del Dicembre 2010.
