venerdì 16 dicembre 2011

Catanzaro




Nella foto sopra, il centro storico di Catanzaro. Sotto, Corso Mazzini


In passato Catanzaro era una fortezza bizantina, molto utile nella difesa della Calabria centrale. Il rione Stratò (dal greco Stratòs, esercito), ricorda la funzione militare della città. Sotto i Normanni era vescovato e contea. Passò dagli Svevi ai Lancia e con gli Angioini fu dei Ruffo. Pietro II la difese contro Ruggero di Lauria, durante la Guerra del Vespro. Il vasto feudo dei Ruffo, già marchesi di Crotone, si estendeva dalla Sila fino al fiume Neto.


Lo sviluppo dell’arte della seta, nei secoli XV e XVI, fecero di Catanzaro un grande centro industriale: i tessuti catanzaresi erano ricercati in tutta Europa. Nel 1528, dopo aver respinto una spedizione francese, venne insignita da Carlo V del titolo di “fidelissima” e dello stemma dell’aquila imperiale. Sede di antichi studi, si ornò di uomini illustri come Vincenzo d’Amato, Elia d’Amato e Girolamo Pinnellio. Spesso devastata da terremoti, ha sempre conservato la dignità di capoluogo di provincia. Continuamente ricostruita, del passato conserva soltanto il castello regio, detto di Carlo V, e qualche pittoresco scorcio dei quartieri barocchi.