venerdì 25 novembre 2011

Lettera del barone Barracco sul Terremoto del 1832 nel Marchesato



Sopra, la strada principale di Le Castella in una foto del 1936, quando ancora era un piccolo borgo.


Lettera del Barone Alfonso Barracco, diretta al Cavaliere Monticelli.

In Catanzaro son crollati molti de' pubblici edifizi, moltissime case private e tutte le altre sono rese inabitabili ed abbandonate dalla popolazione, della quale son periti soli 5 individui. Cotrone è deserto; i suoi abitanti sono ricoverati nei magazzini che esistono fuori di quella città, e che sono stati sempre il deposito di tutti i prodotti del Marchesato, o nelle case di legno alla meglio.

Cutro è interamente distrutto col Villaggio di Steccato e S. Leonardo, e colla morte di più di 200 individui. Isola è crollato con Castella, piccolo villaggio annessovi. Egual sorte hanno avuto Roccabernarda , Rocca di Neto , Santa Severina ed Altilia con perdita di molta gente. I paesi poi di Policastro, Cotrone, Mesuraca, Caccuri, Scandale, Marcedusa, Sellia, Strongoli, Cirò e Crucoli son positivamente danneggiati chi più chi meno, e vari abitanti vi han perduta la vita. Tutte le case e fabbriche rurali disperse sulla vasta pianura del Marchesato sono o crollate o inabitabili, e Io stesso è accaduto ai ricoveri e case rurali, nonché ai casini di delizia ed ai depositi di generi che esistevano sulla strada da Catanzaro a Cotrone; e la maggior parte de' molini addetti al comodo delle popolazioni sono inutilizzati. Gli abitanti di tutti i suddetti paesi distrutti e danneggiati son costretti ad errare per le campagne; e privi di ogni mezzo di sussistenza sono in preda allo squallore ed alla disperazione. [...]

Atti della Reale Accademia delle Scienze - Nella Stamperia Reale – Napoli 1839.