martedì 29 novembre 2011

Discarica di Scandale: lettera delle Associazioni



Scandale. Manifestazione di protesta contro la discarica di amianto

Riceviamo e pubblichiamo una lettera giunta in redazione a firma del Consorzio Apicoltori di Calabria - Scandale, Confederazione Agricoltori italiana - Crotone, Confagricoltura – Crotone, Associazione ovicaprini – Crotone e molte associazioni che tecnicamente non possono intervenire sul ricorso 1114/2011al TAR di Catanzaro presentato dalla ditta Ecolsystema contro la Regione Calabria e contro il Comune di Scandale per annullare la sospensione della discarica d’amianto da ubicare in località Santa Marina di Scandale:

"Egregio Direttore, le scriventi sono intervenute nella procedura del ricorso 1114/2011al TAR di Catanzaro presentato dalla ditta Ecolsystema contro la Regione Calabria e contro il Comune di Scandale per annullare la sospensione della discarica d’amianto da ubicare in località Santa Marina di Scandale onde evitare di ripetere gli errori fatti nel ricorso precedente al TAR presentato sempre dalla ditta Ecolsystema, in riferimento alla prima sospensione quando si sono costituiti oltre la Regione Calabria anche il Comune di Scandale per conto della vecchia amministrazione.

Lì non si è mai capito se la ditta Ecolsystema avesse due avvocati: il suo e quello del comune, perché è ormai risaputo che la vecchia amministrazione che prima dà parere positivo alla realizzazione della su menzionata discarica e poi quando le cose sfuggono di mano si costituisce al TAR contro la ditta stessa. Si lascia immaginare con quanta intensità l’avvocato del comune abbia difeso la nostra causa, tra l’altro costata alla cittadinanza circa 10.000 euro. Cosa diversa è la posizione degli avvocati che incaricati dalle associazioni si sono occupati solamente del riesame producendo tra l’altro un ricorso al Capo dello Stato tuttora pendente in riferimento alla prima sospensione, gratuitamente.

Questa volta la musica è cambiata, le associazioni su citate saranno a fianco della nuova amministrazione ma soprattutto a fianco dei propri soci che operano nella zona e della popolazione tutta per dimostrare con forza le ragioni per cui questa discarica è nociva per tutti e per l’ennesima volta si dice no a tutti i tipi di discarica che non sono al servizio del territorio. Tra l’altro vorremmo portare l’attenzione su un particolare che nessuno ha fatto mai notare: il regolamento CE 1900/98 e successive modifiche con i quali si regolamenta l’agricoltura e la zootecnia BIO. Questo regolamento dice che dove esistono o dove saranno realizzate discariche di qualsiasi genere nel raggio di un km non è possibile praticare produzioni Bio, con un danno enorme per le aziende da noi rappresentate con la conseguente perdita dell’indennizzo che la comunità europea dà a questo tipo di produzioni e con la vanificazione di tutti gli sforzi fatti fino ad oggi."

Lettera pubblicata dal sito CN24.tv il 24 ottobre 2011