Il prof. Luigi Demme con un gruppo di ragazzi della scuola elementare di Scandale
ADDIO
Addio, pareti amiche,
muto scenario delle fatiche d’ogni giorno,
paziente supporto dei quadri più vari,
discrete custodi di gioie e di pene,
Addio.
Addio, vecchi muri,
allor freddi, ora meno,
fucina di menti vogliose
di scoprire la gioia del sapere,
Addio.
Addio, amata scuola,
pulsante di vita ogni volta più nuova,
detentrice gelosa di brandelli del mio cuore
sparsi in ogni tuo angolo,
Addio.
Addio, cari registri,
testimoni delle mie annotazioni,
fedeli compagni di sempre
segreti custoditi del diario di una vita,
Addio.
Addio, colleghi maestri,
amici, fratelli, compagni di sempre,
nobili continuatori di quella missione
per la quale ho speso la mia vita,
Addio.
Addio, alunni di oggi e di ieri,
mia unica, grande famiglia,
segreto conforto alle mie fatiche,
sprone costante al lavoro giornaliero,
Addio.
Addio, addio, addio a tutto.
Ricordi seguitemi: è l’ora.
In voi tufferò la mia mente per ritrovarmi,
con voi consolerò i miei giorni.
Addio.