domenica 7 agosto 2011

La festa della Madonna di Condoleo nel 1955





Riporto di seguito la prima parte di un articolo del prof. Manlio Rossi-Doria sulla Festa della Madonna di Condoleo di Scandale, da lui seguita personalmente nell’estate del 1955. A destra, il quadro della Madonna di Condoleo.



A mezzogiorno spari in campagna e suoni di campane della chiesa madre per dare l’inizio alla festa. I contadini sono rientrati a mezzogiorno dalla campagna. Alle 7½ comincia la festa. Già dal pomeriggio la gente gira sulla piazza davanti alle bancarelle. Si vendono giocattoli, abiti, dolci. Le bancarelle sono una decina e davanti sono fermi i bambini, solo i bambini. Gli uomini passeggiano per il corso, le donne puliscono le case e si preparano per la domenica. I figli piccoli chiedono i soldi per le caramelle e per i giocattoli e i padri quando hanno i soldi glieli danno. Verso le 6 ha avuto luogo la prova delle illuminazioni e tutti si puliscono e si vestono, mangiano presto per andare all’incontro della Madonna.



Quando il pullman portando i musicisti è arrivato tutti si sono precipitati a vedere chi scendeva. I musicisti vengono da Fasano e dormiranno nelle famiglie di Scandale. Da questa mattina c’è nell’aria la festa. I contadini si sono ritirati all’una. Qualcuno anche più tardi. Fuori piazza, e nelle strade perpendicolari al corso non si sente la festa fino a colle del Vento, la vita cammina come gli altri giorni. Nelle case si sentono i preparativi per l’uscita, solo dentro e non per la strada. Alle 7½ la musica è passata per la chiesa per formare il corteo che andava a prendere la Madonna. Il corteo si formava poi realmente al Bar Paparo e dove aspettavano, motociclette, biciclette e 5 Ferguson. Poi l’Azione Cattolica femminile, poi quella maschile, la Casa di Carità e la musica, poi all’inizio uomini e donne separate. Poca gente era partita direttamente dal paese per andare a prelevare il quadro a Condolio. Dopo un po’ il corteo divenne una fiumara disordinata, uomini e donne, piccoli e grandi andavano avanti, senza preoccuparsi dei 2 carabinieri e del prete che volevano ordine. A un certo punto il corteo si fermò e tutti formarono gruppetti. Anche durante la processione, ognuno parlava dei fatti propri. Forse per il fatto che era buio, con le luci dei Ferguson e tutta questa gente che camminava in disordine, la processione aveva un tono di solidarietà, ma non aveva la caratteristica di una festa religiosa.



I musicanti non suonavano, nessuno cantava. I ragazzi dell’azione cattolica andavano loro soli a prendere il quadro della madonna al Santuario di Condolio. Ritornarono con lampioni accesi e nella notte era suggestivo. Il corteo si era riformato. Ferguson e motociclette per testa. Azione Cattolica femminile, Casa di Carità. Azione Cattolica maschile con quattro ragazzi che portavano il quadro e il popolo dietro. C’era molta gente allora. È uso difatti di venire incontro alla Madonna, di andarla a prendere o di aspettarla in chiesa o sulle porte o agli sbocchi delle strade laterali. I gruppi più importanti sono quelli: 1) quello che va a Condolio con la gente incontro. 2) Il gruppo che rimane al bivio dove si ferma la Madonna e dove il monaco fa la predica. 3) Quelli che stanno in chiesa.



Al ritorno ci fu un po’ di musica, qualche cantico intonato dall’Azione Cattolica. All’entrata del paese, la musica cominciò. Passando sotto gli archi illuminati la Madonna era guardata e a lei qualche donna mandava baci. La fermata al bivio fu la più importante. C’erano forse 1.500 persone. Ai balconi molta gente. La musica smise e intorno alla Madonna si raggrupparono tutti quanti. Il monaco parlò, male. L’arrivo della Madonna tra il popolo; spiegazioni dell’Ave Maria, tutti ascoltavano senza muoversi e fino alla fine. Quando il monaco chiese di gridare Viva Maria 3 o 4 persone gridarono. Poi parlò Don Renato. Alla fine cantò l’Ave Maria di Schubert un’artista venuta il pomeriggio. Iniziò due volte. I bambini volevano vedere e spingevano la prima fila. La musica non seguiva la cantante. Il maestro della fanfara cedette il posto al professore con i capelli lunghi e bianchi e così l’Ave Maria arrivò in porto. Tutti applaudirono. Il corteo poi si incamminò verso la chiesa.



In chiesa entrarono forse 20 uomini e tutto il resto era composto di donne vecchie, bambini e giovani dell’Azione Cattolica. La chiesa era per ¾ piena. Ci fu benedizione e tutti andarono a casa a cenare. Alle undici, i musicanti andarono sul palco e suonarono 2 pezzi d’opera. Molta gente era già tornata. La maggior parte dell’uditorio era composto di uomini. Erano forse un centinaio. Faceva freddo e tornarono alle loro case fermandosi ancora davanti alle bancarelle e alle cantine. Pochissimo spirito religioso. L’unico ad avere gridato Viva Maria che viene domani nella mia casa a Corazzo è il capo comunista Francesco Voce. Condolio è per loro un divertimento detto a carattere religioso, ma anche se veramente sono devoti alla Madonna, vogliono divertirsi e vedere cose non giornaliere.




Roma, ARCHIVIO ROSSI-DORIA, Notazioni ed appunti tratti dalle interviste agli abitanti di Scandale (1955), Volume II, fascicolo 9.