Passo della presentazione fatta da Gino Scalise a questo suo volume di poesie dal titolo “Sui fiumi di Babilonia”. Cento canti in terra straniera, pubblicato dalla Fasano Editore di Cosenza nel 1976.
“Sono cento e più liriche, espressione, spero accolta, di intuizioni, ricerche e visioni della vita e del fatto sociale che io vorrei ora donare anzitutto ai giovani che si preparano ad essere gli uomini di domani, agli adolescenti che, con ricchezze spirituali straordinarie, attraverso il sapere, s’apprestano ad ascendere i gradini decisivi della giovinezza. Si tratta probabilmente di voci fievoli, il cui silenzio assai a lungo durato le ha forse fatte ancora più deboli; ma la terribile penuria di valori nel mondo moderno, le ha rese, io penso, estremamente attuali, e la risoluzione di darle oggi alla luce s’è venuta allora facendo più meditata e responsabile, e forse anche più audace, affinché un ripensamento qualsiasi, altre volte avvenuto, non manchi il dono, pur modesto che mi accingo a fare.
Non v’è in questo, perciò, alcuna pretesa letteraria, bensì il desiderio di comunicare e dialogare con molti, con i giovani soprattutto, ripeto, partecipando l’itinerario d’uno di noi, in tal caso il mio, cosparso, come quello d’ognuno, di gioie e dolori, di ansie e speranze, sostenuto e guidato, però, da una luce ideale”.