domenica 6 giugno 2021

A proposito del Regno di Napoli

 

Nicola Zitara

“Culturalmente le Due Sicilie, al momento dell’unificazione politica, erano parecchio avanti all’Italia restante. Al censimento del 1861 aveva diecimila studenti universitari sul totale di 16 mila di tutte le università italiane!”

 

“Nel 1860 il Sud era agricolo e il Nord industriale, si legge nei libri di storia che vengono imposti ai ragazzi meridionali perché introiettino sin dall’infanzia il complesso d’inferiorità del figlio spurio. Il fanciullo sudico (e non solo il fanciullo) immagina la vecchia Milano, ancora austriaca, pullulante di fabbriche, il porto di Genova intasato di navi, la regal Torino che sforna vagoni e locomotive a migliaia. In realtà solo Torino mostrava una qualche ripresa, e solo nel campo della speculazione finanziaria[...]. Genova scontava un rassegnato declino. Anche peggiore era la condizione di Venezia, un tempo gloriosa. La sua emarginazione era appena nascosta dal fatto che il porto faceva da base, insieme a quello di Trieste per la flotta austriaca. Più vivace era Firenze, sia sul terreno bancario sia su quello del dibattito politico. Comunque nessuna delle altre capitali italiane aveva qualcosa di paragonabile agli splendori culturali e commerciali di una capitale mondiale come Napoli. E poi per la verità storica, in quei fotogrammi su cui si costruisce l’immaginario industriale di uno scolaro, come navi e treni, il Sud non stava dietro al Nord; al contrario lo sopravanzava e di parecchio”

 

Nicola Zitara

Siderno 1927 – Siderno 2010

Scrittore e giornalista. Divulgatore storico di orientamento marxista

Studioso meridionalista, fra le tante opere ricordiamo almeno L'Unità d'Italia: nascita di una colonia, Jaca Book, 2010 - L'invenzione del mezzogiorno. Una storia finanziaria, Jaca Book, 2011