domenica 6 giugno 2021

Diodato Ganini: un personaggio della Storia di Scandale

 


Come potete vedere in questa pagina della Biblioteca storico topografica delle Calabrie dello storico e avvocato di Verzino, Nicola Falcone, c’è scritto: “Scandale, vedi Gaudioso nell’appendice”, ma probabilmente per un errore avvenuto all’epoca (1846) nella tipografia “Poliorama Pittoresco” di Napoli, non fu inserito il foglio sulla storia di Scandale. Per noi è una grossa perdita perché in questa pagina si parlava della storia di Scandale – Gaudioso e del Vescovato di San Leone.


In questa pagina (dal numero 606 in poi) Nicola Falcone ci parla di Diodato Ganini: Arcidiacono e vicario capitolare della Diocesi di Santa Severina già dal 14 gennaio 1809. Al numero 609, come potete vedere, lo storico scrive: “Di questo dotto ecclesiastico ne parlerò sotto la rubrica Scandale”. Quindi, per parlarne nella pagina (persa) della storia di Scandale e non in quella di Santa Severina, vuol dire che era nato o aveva a che fare con la storia del nostro paese. E aggiungo che non sapremo mai se Diodato Ganini era nipote o parente del Vescovo di Santa Severina, Antonio Ganini, morto nel 1795, quando Diodato era giovane. D’altronde, non si può nemmeno risalire a questo personaggio con documenti dell’anagrafe, perché il Comune di Scandale fu incendiato nel luglio del 1806 durante l’assalto delle truppe francesi e l’archivio che custodiva i vecchi documenti finì in cenere.