Diego Fusaro |
"Anche
gli italiani amano la libertà, ma anche la serietà". Questa frase di
Mattarella è, obiettivamente, potente ed esaltante. Ci fa sentite orgogliosi di
essere italiani, certo. La serietà: venerabile nome! Poi - senza andare molto
in là nel tempo - pensi alle casse integrazioni mai arrivate, alle attività
chiuse per sempre per l'irresponsabilità di questi guitti giallofucsia. Pensi
ai tre mesi di lockdown senza un minimo aiuto sociale da parte dello stesso
Stato che, quando ti permette di lavorare, ti preleva il 70 per cento con
tassazioni. E da lì procedi a ritroso. Pensi a Ustica e a Piazza Fontana, a
Moro e a Pinelli, al Panfilo Britannia e a 20 anni di berlusconismo e di
antiberlusconismo. Pensi alle monetine a Craxi e al G8 di Genova, a Gladio e
alla fine di Borsellino e di Falcone. E capisci che forse la serietà,
purtroppo, non è la prerogativa che più si può predicare degli italiani.
Diego Fusaro
Torino, 15 giugno 1983 -
Filosofo
Insegna filosofia presso l’”Istituto
Alti Studi Strategici e Politici” di Milano (IASSP)