Stazione di Brancaleone Calabro |
La stanza dove ha vissuto Cesare Pavese a Brancaleone |
“La mia stanza ha davanti un cortiletto, poi la
ferrovia, poi il mare. Cinque o sei volte al giorno (e la notte) mi si rinnova
la nostalgia dietro i treni che passano. Indifferente mi lasciano invece i
piroscafi all’orizzonte e la luna nel mare, che con tutti i suoi chiarori mi fa
pensare solo al pesce fritto. Inutile, il mare è una gran vaccata”
Lettera di Pavese alla sorella Maria del 19 agosto
1935 da Brancaleone.
Cesare
Pavese
Santo
Stefano Belbo 1908 – Torino 1950
Scrittore
Vicino al gruppo degli antifascisti torinesi, fu
arrestato nel 1935 perché venne trovato in possesso di lettere compromettenti.
Condannato a tre anni di confino a Brancaleone Calabro (Reggio Calabria), dopo
un anno ebbe una riduzione della pena e rientrò a Torino: l’esperienza offrirà
lo spunto per il romanzo Il carcere.
Morì suicida dopo aver ingerito una dose letale di barbiturici in una stanza
dell’Hotel Roma a Torino.