domenica 14 ottobre 2018

Gianni Rodari - Ladro di “erre”

Gianni Rodari


Ladro di “erre”


C’è chi dà la colpa
alle piene di primavera,
al peso di un grassone
che viaggiava in autocorriera:
io non mi meraviglio
che il ponte sia crollato,
perché l’avevano fatto
di cemento “amato”.
Invece doveva essere
“armato”, s’intende,
ma la erre c’è sempre
qualcuno che se la prende.
Il cemento senza erre
(oppure con l’erre moscia)
fa il pilone deboluccio
e l’arcata troppo floscia.
In conclusione il ponte
è colato a picco,
e il ladro di “erre”
è diventato ricco:
passeggia per la città
va al mare d’estate,
e in tasca gli tintinnano
le “erre” rubate.


Gianni Rodari
Omegna 1920 – Roma 1980
Scrittore