Poesia riportata su una foto del 3 Luglio 1863, scattata al termine della battaglia di Gettysburg negli Stati Uniti |
Figlio della
guerra
Ricordi? Era un meriggio
assolato d’Agosto,
i grilli cantavan tra le
sterpaglie secche.
Ammiravi bimbi giocar
tra le vie, con sguardi traboccanti di vita;
dolci fanciulle
innamorate di giovani spavaldi e donne attender sull’uscio il ritorno di mariti
stanchi.
In loro, vedevi la tenue
speranza di un grato avvenire.
D’un tratto, un buio
improvviso dinnanzi ai tuoi occhi.
Le urla ed i pianti.
L’inferno.
Quel sorriso che colmava
le speranze, diviene adesso
un vuoto minaccioso.
Laddove prima era vita…
freddi corpi stesi a terra,
come fiori in un prato.
Una matrigna assassina,
chiamata guerra, ti ha stordito.
Ha rubato le gioie ed i
sogni.
E il mondo è
indifferente al tuo morire.