Parco Eolico a Scandale |
Il
sindaco Pingitore: strade rotte e nessuna giornata lavorativa per la
popolazione locale
SCANDALE venerdì 30 gennaio 2015
A Scandale l’installazione dell’eolico sta rasando
a suolo bellissime colline che facevano da cornice nel contesto di un paesaggio
marino dell’area crotonese, nelle zone dove un tempo vissero i grandi della
Magna Grecia, fra cui Pitagora. L’attività dei mezzi meccanici, oltre al
movimento terra in atto, con il loro transito ogni giorni distrugge le strade
interpoderali tra cui quella di Santa Domenica che è una scorciatoia per
Crotone, in un’epoca dove i comuni non hanno fondi per l’ordinaria
amministrazione e manutenzione dovranno anche subire passivamente i soprusi.
“Ad oggi nonostante la convenzione prevedesse lavoro per la popolazione locale,
non è stata neanche consumata una sola giornata lavorativa per gli abitanti di
Scandale” afferma il primo cittadino Iginio Pingitore. “I rappresentanti delle
società costruttrici si sentono i nuovi padri eterni calati dal cielo, non
vogliono incontri, nessuna nuova trattativa, anche quando le convenzioni
sottoscritte nel passato siano scadute, non si sente altro che: ‘abbiamo tutte
le autorizzazioni’, praticamente hanno il lascia passare su tutto, e gli
appelli dei sindaci e dei cittadini rimangono inascoltati. L’amministrazione
comunale di Scandale è in forte imbarazzo di fronte ad una politica così
scellerata e non si capacita del fatto che nonostante le ordinanze di divieto
di transito, la società costruttrice fa ricorso al Tar e il tribunale concede
la sospensiva”.
“E’ un caso che il comune di Scandale – continua
Pingitore – ha emesso due ordinanze per salvaguardare la propria stradella
interpoderale, l’incolumità dei cittadini, e il TAR continua a dar loro
ragione? E se sciaguratamente un individuo patisse il disagio della strada, chi
pagherebbe eventuali danni? L’amministrazione agisce secondo la volontà dei
cittadini e così mediante l’ordinanza emessa il 3 dicembre del 2014 a firma del
Responsabile dell’Area Tecnica, ing. Antonio Urso, pone il divieto di transito
(ad eccezione dei veicoli a esclusivo uso agricolo), lungo la strada dopo aver
accolto le doglianze della popolazione locale, la quale ha segnalato lo stato
di pericolosità del tratto stradale interessato, e le preoccupazioni
manifestate dal comando Stazione Carabinieri per l’evidente dissesto del manto
stradale, fonte di elevato pericolo, aggravato ulteriormente dalle avversità
stagionali, quindi per la tutela della pubblica e privata incolumità, oltre a
pervenire le inevitabili azioni risarcitorie nei confronti dell’Amministrazione
comunale in quanto il comune essendo proprietario della strada a sua volta è
condannato a pagare. Il TAR con decreto emesso in data 05.01.2015 accoglie
l’istanza di misure cautelari monocratiche e, per l’effetto, sospende per
quanto di ragione, l’esecuzione del provvedimento impugnato relativo al
transito dei mezzi di cantiere. Il comune ritenendo che proprio i mezzi di
cantiere hanno causato i danni ha emesso una nuova ordinanza per la chiusura al
traffico della strada comunale di Santa Domenica, ma il 16 gennaio 2015 il TAR
da ulteriormente ragione alla ditta. Il comune di Scandale a questo punto non
demorde e si appella alla giurisdizione del Consiglio di Stato, affinché possa
far prevalere le sue ragioni”.
Articolo e foto del sito Il Cirotano