domenica 1 febbraio 2015

Eolico a Scandale - Comune ricorre al Consiglio di Stato

Parco Eolico a Scandale
Il sindaco Pingitore: strade rotte e nessuna giornata lavorativa per la popolazione locale

SCANDALE venerdì 30 gennaio 2015
A Scandale l’installazione dell’eolico sta rasando a suolo bellissime colline che facevano da cornice nel contesto di un paesaggio marino dell’area crotonese, nelle zone dove un tempo vissero i grandi della Magna Grecia, fra cui Pitagora. L’attività dei mezzi meccanici, oltre al movimento terra in atto, con il loro transito ogni giorni distrugge le strade interpoderali tra cui quella di Santa Domenica che è una scorciatoia per Crotone, in un’epoca dove i comuni non hanno fondi per l’ordinaria amministrazione e manutenzione dovranno anche subire passivamente i soprusi. “Ad oggi nonostante la convenzione prevedesse lavoro per la popolazione locale, non è stata neanche consumata una sola giornata lavorativa per gli abitanti di Scandale” afferma il primo cittadino Iginio Pingitore. “I rappresentanti delle società costruttrici si sentono i nuovi padri eterni calati dal cielo, non vogliono incontri, nessuna nuova trattativa, anche quando le convenzioni sottoscritte nel passato siano scadute, non si sente altro che: ‘abbiamo tutte le autorizzazioni’, praticamente hanno il lascia passare su tutto, e gli appelli dei sindaci e dei cittadini rimangono inascoltati. L’amministrazione comunale di Scandale è in forte imbarazzo di fronte ad una politica così scellerata e non si capacita del fatto che nonostante le ordinanze di divieto di transito, la società costruttrice fa ricorso al Tar e il tribunale concede la sospensiva”.

“E’ un caso che il comune di Scandale – continua Pingitore – ha emesso due ordinanze per salvaguardare la propria stradella interpoderale, l’incolumità dei cittadini, e il TAR continua a dar loro ragione? E se sciaguratamente un individuo patisse il disagio della strada, chi pagherebbe eventuali danni? L’amministrazione agisce secondo la volontà dei cittadini e così mediante l’ordinanza emessa il 3 dicembre del 2014 a firma del Responsabile dell’Area Tecnica, ing. Antonio Urso, pone il divieto di transito (ad eccezione dei veicoli a esclusivo uso agricolo), lungo la strada dopo aver accolto le doglianze della popolazione locale, la quale ha segnalato lo stato di pericolosità del tratto stradale interessato, e le preoccupazioni manifestate dal comando Stazione Carabinieri per l’evidente dissesto del manto stradale, fonte di elevato pericolo, aggravato ulteriormente dalle avversità stagionali, quindi per la tutela della pubblica e privata incolumità, oltre a pervenire le inevitabili azioni risarcitorie nei confronti dell’Amministrazione comunale in quanto il comune essendo proprietario della strada a sua volta è condannato a pagare. Il TAR con decreto emesso in data 05.01.2015 accoglie l’istanza di misure cautelari monocratiche e, per l’effetto, sospende per quanto di ragione, l’esecuzione del provvedimento impugnato relativo al transito dei mezzi di cantiere. Il comune ritenendo che proprio i mezzi di cantiere hanno causato i danni ha emesso una nuova ordinanza per la chiusura al traffico della strada comunale di Santa Domenica, ma il 16 gennaio 2015 il TAR da ulteriormente ragione alla ditta. Il comune di Scandale a questo punto non demorde e si appella alla giurisdizione del Consiglio di Stato, affinché possa far prevalere le sue ragioni”.

Articolo e foto del sito Il Cirotano