domenica 31 agosto 2014

Ezio Scaramuzzino - La nostra linea Maginot



La nostra linea Maginot

Quello che si vede nella foto 1 è uno dei tanti fortini costruiti lungo le coste del territorio crotonese durante la Seconda Guerra Mondiale. Mussolini era convinto che l’invasione della penisola da parte degli alleati sarebbe incominciata proprio qui da noi e diede ordine di disseminare le coste di tali manufatti. Nella foto 2 è possibile vederne uno sulla strada che conduce a Scandale, nei pressi di una curva denominata proprio “curva del fortino”, e che evidentemente faceva parte di una seconda linea difensiva.
Se ispezionato da vicino, il manufatto permette di farsi un’idea dei grandi piani strategici dei capi del Fascismo. Vi si accede da una piccola apertura posta a livello del terreno ed è ampio non più di 4 – 5 metri quadri. Un certo numero di feritoie, come negli antichi castelli, consente di appoggiarvi delle armi e di tentare una qualche opposizione all’invasore.
Se si pensa alla Linea Maginot o al Vallo Atlantico costruiti sul territorio francese, ma soprattutto se si pensa al diluvio di fuoco che gli Americani fecero piovere sulle coste della Normandia, non so se viene da ridere o da piangere. Consola il fatto che quei fortini non furono mai utilizzati, perché non ce ne fu mai bisogno. Essi restano lì, inerti e muti testimoni dell’imbecillità e della follia umana.


Articolo di Ezio Scaramuzzino di Mercoledì 4 giugno 2014