La nostra linea Maginot
Quello che si vede nella foto 1 è uno
dei tanti fortini costruiti lungo le coste del territorio crotonese durante la Seconda Guerra
Mondiale. Mussolini era convinto che l’invasione della penisola da parte degli
alleati sarebbe incominciata proprio qui da noi e diede ordine di disseminare
le coste di tali manufatti. Nella foto 2 è possibile vederne uno sulla strada
che conduce a Scandale, nei pressi di una curva denominata proprio “curva del
fortino”, e che evidentemente faceva parte di una seconda linea difensiva.
Se ispezionato da vicino, il manufatto
permette di farsi un’idea dei grandi piani strategici dei capi del Fascismo. Vi
si accede da una piccola apertura posta a livello del terreno ed è ampio non
più di 4 – 5 metri
quadri. Un certo numero di feritoie, come negli antichi castelli, consente di
appoggiarvi delle armi e di tentare una qualche opposizione all’invasore.
Se si pensa alla Linea Maginot o al
Vallo Atlantico costruiti sul territorio francese, ma soprattutto se si pensa
al diluvio di fuoco che gli Americani fecero piovere sulle coste della
Normandia, non so se viene da ridere o da piangere. Consola il fatto che quei
fortini non furono mai utilizzati, perché non ce ne fu mai bisogno. Essi
restano lì, inerti e muti testimoni dell’imbecillità e della follia umana.
Articolo di Ezio Scaramuzzino di
Mercoledì 4 giugno
2014