L’uomo sulla destra con la barba bianca è lo scrittore Francesco Grisi, fotografato insieme al prof. Ettore Paratore, famoso latinista.
Il 4 aprile del 1999 moriva a Todi, all'età di 72 anni, Francesco Grisi, calabrese originario di Cutro, come ricorda lui stesso nella prefazione de "Il mantello di Faust" pubblicato all’inizio degli anni Ottanta: "Allora i miei genitori sono calabresi. I primi 15 anni della mia vita li ho trascorsi a Cutro”.
Figlio di un maresciallo dei Carabinieri, a 15 anni si trasferì con la famiglia a Todi, completando i propri studi, laureandosi in Lettere, Filosofia e Pedagogia. Fra i maggiori scrittori italiani contemporanei; "nato per sbaglio a Vittorio Veneto" il 9 maggio 19 27, Francesco Grisi proprio a Cutro visse la propria infanzia. Per molti anni ha vissuto e lavorato a Roma esercitando numerosi mestieri ed è stato anche docente al liceo ed all'università. Ha viaggiato moltissimo ed ha scritto diversi libri di narrativa e di critica letteraria: "Il mantello di Faust", "Ipotesi per l'intellettuale integrato", "Leggende e racconti popolari della Calabria", "A futura memoria" (romanzo finalista al Premio Strega 1986), "Incontri in libreria", "Avventura del personaggio", "Si tratta di una rosa", "Cronaca di una distrazione", "I sigari di Brissago", "Incontro con i contemporanei", "La protesta di Iacopone de Todi", "Il Natale, storia e leggenda".
Negli anni Settanta fondò il "Sindacato libero degli scrittori italiani" che ancora oggi rappresenta una voce autorevole nella cultura italiana.