domenica 8 maggio 2011

Scandale 1955 - “L’affascinata”




Nella foto “Preparazione del pane”, scattata a Scandale nel 1955, si vede la signora Adelina Lucanto con i figli Luigi e Gianna. Si trova nel libro di Manlio Rossi-Doria, Un paese di Calabria, l’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2007.

Appunti di Lucia Trucco, collaboratrice del prof. Rossi-Doria



Scandale 18 aprile 1955.


L’affascinata:


Si dice di una ragazza la quale dopo essere stata complimentata sulla sua bellezza per strada, si sente male rientrando a casa. Per farla “sfascinare”, bisogna andare da certe donne investite di un potere magico. In Scandale ce ne sono 3 o 4. Questa donna conosce delle formule magiche che si possono apprendere solo la notte di Natale. Per far togliere l’incantesimo, i familiari portano da quella donna, indumenti, bracciale dell’«affascinata». Sui vestiti la maga posa un piatto d’acqua con sale e gocce d’olio. Se l’olio si spande vuol dire che è veramente fascinata e allora comincia a dire formule e così passa l’incantesimo. Un altro modo per verificare il “fascino” è il seguente: la maga parla e se le altre donne sbadigliano significa che la ragazza è veramente stata “affascinata”.



Scandale, 15 maggio 1955.


Ho chiesto quante donne sapessero “sfascinare” qui a Scandale. Non hanno saputo dirmi il numero perché sono molte. Nel nostro vicinato ce ne sono 8: giovani e vecchie a piacere. La formula si insegna in chiesa la notte di Natale. Sono stata dalla commara Rosina, che sembra la più in gamba. La svegliano anche di notte per fare sfascinare. Si sfascinano soprattutto i bambini quando piangono. Questa sera ci sono andata io. Con la scusa del mal di testa mi sono fatta “sfascinare”.


Commara Rosina è venuta si è messa dietro di me e con le dita mi faceva la croce alla testa. Ogni tanto sbadigliava, poi sempre più spesso: quando sbadigliava significava che ero veramente sfascinata. Facendo le croci parlava a bassissima voce senza far capire niente. Poi smise, prese il mio pettine lo avvicinò al fuoco, fece la croce e me lo rimise nei capelli. Si allontanò e cominciò a parlare con altre donne che mi stavano a guardare. Fra queste due ridevano perché non ci credono. Si può sfascinare di sera, quando gli uomini sono rientrati e che il paese sta quieto.



Notazioni e Appunti di Rossi-Doria e delle sue collaboratrici, A.N.I.M.I., Roma, Archivio Rossi-Doria, fascicolo 9, vol. II (dattiloscritto).