L’Azione Cattolica di Scandale in fila davanti al quadro della Madonna, mentre esce da via Roma. Ingrandendo la foto, scattata nel 1940, si può notare che sul muro dietro c’è scritto “Duce Proteggici” (Archivio Aprigliano).
La chiusura a Scandale del Mese Mariano
“Dopo un mese di dotta e proficua predicazione di Padre Pio De Luca da San Giovanni in Fiore, ha avuto luogo a Scandale, in forma solenne, la chiusura del Mese Mariano. Accoglienze trionfali sono state riservate a Sua Eminenza Mons. Giovanni Dadone, Arcivescovo di Santa Severina, che veniva per la prima volta in visita pastorale.
Incontrato e scortato da gran numero di macchine e motocicli locali e ricevuto all’ingresso del paese dall’arciprete don Renato Cosentini, parroco del luogo, dalle organizzazioni religiose e cattoliche e da tutto il popolo che ne hanno salutato l’arrivo con entusiastici ed incessanti applausi, S.E. Dadone è giunto a Scandale verso il tramonto ed appariva assai commosso dell’accoglienza.
Si formava quindi un lungo corteo nel quale avevano spicco i vari rami dell’Azione Cattolica, le orfanelle della Casa della Carità, e gli Esploratori Cattolici, appena costituiti, coi rispettivi vessilli. Una pioggia incessante di fiori dai balconi in damascati e pavesati di osannanti striscioni, accompagnava l’illustre ospite lungo tutto il percorso tra la commozione generale di tutti e fino alla Chiesa Matrice, dove aveva luogo il saluto del Parroco al Vescovo e di questi ai fedeli, seguito subito dalla benedizione eucaristica.
All’indomani, festa della SS. Trinità, mons. Dadone ha imposto le mani su cinquanta cresimandi biancovestiti e nel pomeriggio, a chiusura di una solenne processione mariana di penitenza, consacrava Scandale al Cuore Immacolato di Maria. Un marmo che ricorda la fausta cerimonia è stato murato sul sacrario della Chiesa Matrice".
“Il Tempo”, quotidiano di Roma, 3 giugno 1961.