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Giovanni Gentile |
“La morte…è paurosa perché non esiste, come non
esiste la natura, né il passato, come non esistono i sogni. C’è l’uomo che
sogna, ma non le cose sognate. E così la morte è negazione del pensiero, ma non
può essere attuale essa che si attua per la negazione che il pensiero fa di sé
stesso. Il pensiero infatti…non si può concepire se non immortale, perché
infinito”
Giovanni
Gentile
Castelvetrano
(in Sicilia), 30 maggio 1875 – Firenze, 15 aprile 1944
Filosofo e
politico
Senatore dal 1922. Come Ministro della Pubblica
Istruzione, durante il regime fascista portò a termine la riforma della scuola
secondaria (1922-24). Dal 1925 al 1944 fu presidente dell’Enciclopedia Italiana
Treccani. Rettore della Scuola Normale di Pisa (1932-43). Nel 1944 fu ucciso da
un commando comunista, davanti alla sua casa di Firenze. Le sue opere sono
raccolte dalla “Fondazione Gentile” in 55 volumi.
Il passo virgolettato si trova in: Giovanni Reale – Dario Antiseri, Il pensiero occidentale
dalle origini ad oggi, Editrice La Scuola, Vol. III, Brescia, 1994, p. 418