domenica 21 maggio 2023

Giovanni Pascoli - Ultimo sogno

 

Giovanni Pascoli

Ultimo sogno

 

Da un immoto fragor di carrïaggi

 ferrei, moventi verso l’infinito

 tra schiocchi acuti e fremiti selvaggi…

 un silenzio improvviso. Ero guarito.

 

 Era spirato il nembo del mio male

 in un alito. Un muovere di ciglia;

 e vidi la mia madre al capezzale:

 io la guardava senza meraviglia.

 

 Libero!… inerte, sì, forse, quand’io

 le mani al petto sciogliere volessi:

 ma non volevo. Udivasi un fruscio

 sottile, assiduo, quasi di cipressi;

 

 quasi d’un fiume che cercasse il mare

 inesistente, in un immenso piano:

 io ne seguiva il vano sussurrare,

 sempre lo stesso, sempre più lontano.

 

Giovanni Pascoli

Giovanni Agostino Placido Pascoli

San Mauro di Romagna 1855 – Bologna 1912

Poeta