domenica 6 febbraio 2022

Ezio Scaramuzzino - La gara degli asini

 

Scandale - Festa della Madonna di Condoleo in una foto del 1960 (Archivio Aprigliano)

L’asino è stato per molti aspetti l’animale più comune e più in vista durante la mia infanzia e la sua apoteosi coincideva con la festa della Madonna del Condoleo, che a Scandale si celebrava annualmente, ad agosto.

L’ultimo giorno della festa c’era la gara degli asini, nella quale i primi arrivati vincevano di solito qualche provolone e qualche chilo di salsicce.

La modestia dei premi non escludeva però un certo accanimento, perché già allora nessuno si faceva scrupolo di avvalersi di accordi più o meno segreti e di sotterfugi. A lungo si parlò di un concorrente che, pur di danneggiare il favorito, si presentò con una giovane asina in calore, che sconvolse tutti i piani e finì col favorire la vittoria di un vecchio ronzino, molto avanti negli anni ed evidentemente insensibile al fascino della signorina asina.

Tra gli eterni favoriti, uno in particolare era considerato una sorta di idolo. In realtà gli idoli erano due: lui perché era bravo a cavalcare, l’asino perché era bravo a correre. Lui si chiamava Peppino Biafora ed abitava non molto lontano da casa mia. Chiamava il suo asino Ponente, forse per attribuirgli la velocità del vento, e lo custodiva in una stalla a fianco della sua abitazione.

Nei primi anni Cinquanta, Peppino e Ponente erano diventati dei miti nel mio quartiere, dove i due erano assurti quasi a simboli della nostra gloria sportiva.

 

Piccola parte di un racconto inedito che il Professore ha pubblicato sul suo Blog venerdì 4 febbraio 2022