lunedì 31 agosto 2020

Lucio Battisti - Il mio canto libero

Battisti con lo zio e il cugino a Poggio Bustone nel 1970



Il mio canto libero



In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l'immensità si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore di vero amore
In un mondo che - Pietre un giorno case
prigioniero è - ricoperte dalle rose selvatiche
respiriamo liberi io e te - rivivono ci chiamano
E la verità - Boschi abbandonati
si offre nuda a noi - perciò sopravvissuti vergini e limpida
è l'immagine - si aprono ormai - ci abbracciano
Nuove sensazioni giovani emozioni
si esprimono purissime in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore di vero amore
E riscopro te dolce compagna che
non sai domandare ma sai che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai se tu lo vuoi
Pietre un giorno case ricoperte dalle rose selvatiche
rivivono ci chiamano
Boschi abbandonati e perciò sopravvissuti vergini
si aprono ci abbracciano
In un mondo che prigioniero è
respiriamo liberi io e te
E la verità si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine ormai
Nuove sensazioni giovani emozioni
si esprimono purissime in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore e riscopro te



Lucio Battisti
Poggio Bustone (Rieti), 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998
Cantautore italiano