sabato 25 agosto 2018

Xu Lizhi - Sul letto di morte

Xu Lizhi


Sul letto di morte

Voglio guardare per l’ultima volta l’oceano,

immergermi nelle infinite lacrime di in una vita spezzata.

Voglio scalare un’altra montagna,

provare a riprendermi l’anima che ho perduto

Voglio toccare il cielo, sentire quel blu così luminoso

Ma niente di tutto questo mi è concesso, quindi lascio

questo mondo.

Chiunque abbia sentito parlare di me

non si sorprenda del mio abbandono

tanto meno sospiri o soffra.

Come in punta di piedi sono arrivato così me ne andrò.


Xu Lizhi
1990 – 30 settembre 2014
Poeta cinese


Qualche notizia da Internet
Xu Lizhi ha lavorato per l'impresa telematica multinazionale FoxConn come operaio elettronico migrante e ha attirato l'attenzione dei media mondiali in seguito al suo suicidio nel 2014, dopodiché i suoi amici hanno pubblicato una raccolta di sue poesie che sono state tradotte in varie lingue.
Le sue giornate passavano così, tra i massacranti turni alla fabbrica della FoxConn, responsabile per la produzione di molti dei componenti degli smartphone che utilizziamo ogni giorno e le sue poesie. Aveva 24 anni, Xu Lizhi, quando disse basta. E si tolse la vita. Le sue poesie vennero trovate poco dopo la sua morte ed i suoi amici decisero di pubblicarle per far conoscere al mondo le condizioni di lavoro disumane delle industrie FoxConn. Una testimonianza della crudeltà di un mondo dove si lavora e si muore per arricchire i pochi. Una logica che non ci stancheremo mai di affrontare.