Copertina del libro di poesie di Lucia Audia |
Prefazione
Un
filo conduttore unisce questi versi, implora di essere seguito, di essere
raccolto in un gomitolo di emozioni vive, vere, sempre nuove.
Ogni
verso una scoperta, che scardina il pensiero irrazionale, libero, fiero vola in
alto, si appartiene ma allo stesso tempo si offre come dono prezioso al
lettore. Genuina come la terra che l’ha cullata, figlia devota di un luogo di
antica cultura, di una terra orgogliosa, l’autrice esprime in ogni suo verso un
amore innato verso il sud e la sua gente .
Scorrendo
le pagine di questa Silloge poetica si viene trascinati in un viaggio sublime
che porta a desiderare la meta, a godere dei paesaggi descritti e nel mentre
invita a seguirla a passi di danza che mutano secondo la cadenza e la
musicalità dei versi, risuonando nel cuore e nell’anima del lettore.
In
quest’ opera dal profumo ancestrale, dai risvolti a volte fiabeschi a volte
reali si ha l’impressione di percorrere le viuzze descritte dalla poetessa,
Ella vi mostrerà il suo mare, ne sentirete gli odori, la freschezza del vento e
il sole caldo sulla pelle. “Vivremo per l’eterno sempre unite, io sarò una
goccia , tu il mio mare”. In questi ultimi versi tratti dalla splendida lirica
“Madre” raccontati in chiave classica con accenti ottocenteschi ma con aspetti
e stile moderno, sembra che il tempo si confonda, è come se l’istante
diventasse eterno e l’eterno svanisse in un bagliore il luce.
L’opera
al par di un dipinto prezioso è da custodire e rispolverare ogni volta che
sentirete il bisogno di abbracciare la vita.
Prefazione
di Nuccio Coriale al libro di Lucia Audia Il
senso del mio essere.