domenica 18 settembre 2016

La famiglia Coriale Filippo fu Francesco nei documenti di Rossi Doria


Famiglia Coriale Filippo fu Francesco
Scandale 1955

Nella foto Ciccio Coriale con la figlia Cristina
La famiglia sta da un anno e mezzo nella casa colonica a Corazzo. È composta di Filippo di 46 anni, della moglie di 40 anni e di 6 figli: 4 maschi e due femmine. Il più grande Francesco di 15 anni lavora con il padre. Ha fatto la terza e vuole diventare trattorista. È contento di stare in campagna ma ogni tanto viene a Scandale con la bicicletta. Cristina di 10 anni fa la quinta alla scuola di Corazzo. Vorrebbe diventare maestra ma sa già che i genitori non la faranno studiare. Sua madre comincia già a comprargli qualche stoffa per il corredo. Mentre me le faceva vedere, Cristina faceva smorfie, poi mi disse: “invece di comprarmi queste cose potevano comprarmi libri come volevo io”. Cristina è molto sveglia ed intelligente. Mi ha portato a vedere le mucche e la quota di suo padre. Mentre succhiava un’erba mi chiedeva che mestiere facevo, se ero pagata. Camminava avanti a me e ogni tanto si voltava per vedere se dicevo la verità. Conosce benissimo ogni angolo della quota: grano, fave, patate, insalate, peri, ciliegi, pomodoro, ecc. “Questo è il canale, noi facciamo il bagno ogni mattina qua”. Prima non conosceva le piante, adesso sì. Anche a lei piace stare in campagna. Ma vorrebbe avere anche una casa in paese per starci d’inverno.
Mi parlava di Gronchi, il nuovo presidente e mi raccontava la sua vita. È la maestra che gliela ha insegnata. Lei vuole bene a tutti in famiglia, ma soprattutto alla madre. È gelosa dei fratelli. Quando la mamma regala un frutto ai fratelli, lei si offende. “Io lo spartirei fra tutti quanti”. La sua migliore amica abita in paese, e la vede raramente. Adesso è amica con una vicina, quella che abita la casetta di fronte alla sua. Oltre ad andare a scuola, Cristina deve aiutare la mamma in casa. La mattina fa le pulizie e lava i fratelli più piccoli ed anche se la madre ha bisogno di lei tutta la mattina lei scappa a scuola. La domenica va a messa e poi all’Azione Cattolica. Prega ogni sera. Dice che Dio esiste e che “dal nulla ha fatto tutto”. È scritto nel suo libro e quando gli dico che forse non è vero, lei mi guarda e risponde che parlo storto. Sa per chi hanno votato i genitori e anche lei saprebbe per chi votare.
Quando mi parlava di Gronchi diceva che Gronchi aveva avuto due mogli. La prima era morta. Chiesi: è meglio che sia morta o che sia scappata; lei risponde subito: morta. Vennero in campagna per forza. Difatti avevano debiti e dovettero vendere la casa in paese. Era una bella casa con acqua e gabinetto, ma per tre anni il raccolto del grano andò male, il marito ebbe bronchite e dovette vendere la casa anche perché il cognato (fabbro milionario dice la moglie) non prestò i soldi necessari per pagare i debiti. Quando si sposò portò in dote quella casa che spera poter acquistare di nuovo. Suo padre andò in America e tornò ricco. Comprò casa e terra e lei si ricorda di una gioventù felice. Si sposò a 19 anni. Fece un matrimonio d’amore. Non si è mai bisticciata con il marito. Qualche volta a causa dei figli si alza un po’ la voce. Lei è tanto felice con il marito. “Sono le altre cose che non vanno”. La vita è difficile i soldi sono pochi perciò. L’ultima bambina (molto bella) è nata a Corazzo. Adesso non vogliono più figli. È venuta la levatrice da Rocca di Neto.
Tanto il padre che la madre sono affezionatissimi ai bambini. Il padre, ora sta sempre con loro e benché, avere i figli nei piedi quando lavora è un tormento è bello averli tutti vicini sempre. Il più duro è il penultimo di 3 anni. La madre, guardando Cristina, mi dice: “È ancora tanto piccola, ha solo 10 anni e mi aiuta tanto. Quando non sto bene è lei che si occupa della casa e dei fratelli”. La madre è tornata una volta sola a Scandale da un anno e mezzo. Si vergogna di aver venduto la casa e di dormire in casa dei parenti. Comunque, non lascerebbe Corazzo ora anche se avesse una casa in paese. La casa servirebbe solo per qualche mese all’anno.
Non aiuta il marito perché ha tanto da fare in casa. Il suo lavoro consiste nel mungere le mucche e a fare formaggi consumati in famiglia. I bambini stanno meglio qui, ma tutti, e soprattutto Cristina stanno hanno l’otite. In paese stanno quasi sempre in casa e non ha sentito tanto la mancanza delle commare. Qua, ora c’è un’altra famiglia con la quale hanno fatto amicizia. Non sono intimi, ma si parlano e quando hanno bisogno di qualche cosa se lo chiedono. I bambini stanno di più in casa, ma si sporcano più che in paese. Sono anche molto più liberi. Girano per conto loro.
La madre si lagna: i divertimenti qua non ci sono. Le cantine qua non ci sono, ma gli uomini che tengono il vizio si ubriacano lo stesso. Filippo non beve. L’altro inconveniente è la mancanza di uno spaccio. Difatti quando hanno bisogno di comprare qualcosa, vanno a Rocca di Neto. È più vicino di ogni altra parte.
Adesso che stanno a Corazzo mangiano il pranzo caldo a mezzogiorno e la sera un pezzo di pane e qualche cosa. I tre maschi che vengono dopo Cristina e la bambina più piccola sono sani. 
La casa è composta da una entrata cucina e da due altre camere. Poi c’è un gabinetto e un ripostiglio. Vicino alla casa la stalla. [...]
Nella camera da letto dove dormono i genitori e la bambina in un letto e la figlia più grande e il fratello di 3 anni in un altro, si notano immagini, cassettoni e sedie. Nell’altra camera, due lettini dove dormono gli altri figli. A terra una cassa contenente gli asciugamani e tovaglie per il corredo della figlia di 10 anni. Altri mobili saranno portati fra poco da Scandale.

Parte del fascicolo dedicato a Coriale Filippo fu Francesco - Roma, Biblioteca “Giustino Fortunato”, Archivio Rossi-Doria, Scandale, vol. III, fasc. 14. L’originale è di 4 pagine dattiloscritte.


Francesco (Ciccio) Coriale alla Cassa Rurale ed Artigiana di Scandale