sabato 30 luglio 2016

Si insiste sulla Discarica rifiuti a Scandale

Il Sindaco di Scandale Iginio Pingitore in una foto By Ros del 2014

Discarica rifiuti a Scandale, Comune contrario: favorevoli Asp e ArpaCal
Il dipartimento regionale all’Agricoltura darà il parere entro il 10 agosto

SCANDALE giovedì 28 luglio 2016
Santa Marina a Scandale - Si è tenuta presso la regione Calabria la Conferenza dei servizi relativa alla realizzazione della discarica in località Santa Marina di Scandale nel crotonese. “L’unico parere certo contro l’invaso è quello dato dal comune di Scandale, mentre quello della provincia è poco chiaro, ArpaCal e Asp, sono favorevoli. Il dipartimento regionale all’Agricoltura darà il parere fra giorni, pertanto, la conferenza è stata aggiornata entro il 10 agosto” ci spiega lo stesso primo cittadino Iginio Pingitore che conferma la propria contrarietà. Il sindaco dopo aver ripercorso le precedenti fasi della vicenda che “sono formalizzate in atti e provvedimenti che, nel corso degli anni, sono stati adottati dalle Autorità competenti” precisa che “la disciplina speciale recata dal d.lgs. n. 152/06 in materia ambientale e la decisione assunta con D.P.R. 29/10/2012, sarebbero di per sé sufficienti a chiarire l’evidente impossibilità di una concreta realizzazione della discarica in località Santa Marina del Comune di Scandale, sia per l’ipotesi di smaltimento di rifiuti speciali (amianto), che nel caso dei cosiddetti rifiuti solidi urbani”.

“Dal punto di vista formale – continua Pingitore – sono stati posti in essere passaggi contenuti nelle diverse deliberazioni adottate sia dall’Amministrazione Provinciale di Crotone che da questa Amministrazione Comunale, che costituiscono un ulteriore indice del netto ed inequivocabile dissenso manifestato da detti Enti Locali avverso la realizzazione di qualsiasi tipo di impianto di discarica su tutto il territorio di loro pertinenza; ciò non solo in applicazione della normativa speciale vigente in materia, ma, altresì, in accoglimento delle numerose manifestazioni poste in essere dai cittadini che vivono nelle zone interessate i quali ultimi sono notoriamente costretti a fare i conti con le esigenze di bonifica di un habitat già sin troppo sfruttato ed abusato nel corso degli ultimi decenni. È da escludersi, dunque, la possibilità che oggi il Comune di Scandale possa, immotivatamente ed irragionevolmente, mutare orientamento in materia, specie ove si consideri che i fattori ostativi alla realizzazione dell’opera in discorso non sono stati in alcun modo, nel frattempo, rimossi”.

Articolo a cura della Redazione del sito Il Cirotano