Il Sindaco di Scandale Iginio Pingitore in una foto By Ros del 2014 |
Discarica
rifiuti a Scandale, Comune contrario: favorevoli Asp e ArpaCal
Il
dipartimento regionale all’Agricoltura darà il parere entro il 10 agosto
SCANDALE
giovedì 28 luglio 2016
Santa Marina a Scandale - Si è tenuta presso la
regione Calabria la Conferenza dei servizi relativa alla realizzazione della
discarica in località Santa Marina di Scandale nel crotonese. “L’unico parere
certo contro l’invaso è quello dato dal comune di Scandale, mentre quello della
provincia è poco chiaro, ArpaCal e Asp, sono favorevoli. Il dipartimento
regionale all’Agricoltura darà il parere fra giorni, pertanto, la conferenza è
stata aggiornata entro il 10 agosto” ci spiega lo stesso primo cittadino Iginio
Pingitore che conferma la propria contrarietà. Il sindaco dopo aver ripercorso
le precedenti fasi della vicenda che “sono formalizzate in atti e provvedimenti
che, nel corso degli anni, sono stati adottati dalle Autorità competenti”
precisa che “la disciplina speciale recata dal d.lgs. n. 152/06 in materia
ambientale e la decisione assunta con D.P.R. 29/10/2012, sarebbero di per sé
sufficienti a chiarire l’evidente impossibilità di una concreta realizzazione
della discarica in località Santa Marina del Comune di Scandale, sia per
l’ipotesi di smaltimento di rifiuti speciali (amianto), che nel caso dei
cosiddetti rifiuti solidi urbani”.
“Dal punto di vista formale – continua Pingitore –
sono stati posti in essere passaggi contenuti nelle diverse deliberazioni
adottate sia dall’Amministrazione Provinciale di Crotone che da questa
Amministrazione Comunale, che costituiscono un ulteriore indice del netto ed
inequivocabile dissenso manifestato da detti Enti Locali avverso la
realizzazione di qualsiasi tipo di impianto di discarica su tutto il territorio
di loro pertinenza; ciò non solo in applicazione della normativa speciale
vigente in materia, ma, altresì, in accoglimento delle numerose manifestazioni
poste in essere dai cittadini che vivono nelle zone interessate i quali ultimi
sono notoriamente costretti a fare i conti con le esigenze di bonifica di un
habitat già sin troppo sfruttato ed abusato nel corso degli ultimi decenni. È
da escludersi, dunque, la possibilità che oggi il Comune di Scandale possa,
immotivatamente ed irragionevolmente, mutare orientamento in materia, specie
ove si consideri che i fattori ostativi alla realizzazione dell’opera in
discorso non sono stati in alcun modo, nel frattempo, rimossi”.
Articolo a cura della Redazione del sito Il Cirotano