domenica 5 giugno 2016

La situazione politica a Scandale nel 1955

Manlio Rossi-Doria
Note sulla situazione politica scandalese (1955)

Manlio Rossi Doria con Michele De Benedictis
Queste note sull’organizzazione e lo stato attuale della politica in Italia e, soprattutto, nelle regioni meridionali possono servire sufficientemente a spiegare perché a Scandale non si possa parlare di una vera e propria vita politica. Non che a Scandale non esistano, almeno teoricamente, i partiti politici o che non si voti nelle varie elezioni. Partiti politici ed elezioni, però, sono a mala pena dei fenomeni e fatti momentanei e transitori, contingenti, sovrapposti alla Comunità o, almeno, alla gran parte di essa.
Ogni considerazione che si volesse fare sugli uni e sulle altre non potrebbe che avere un valore del tutto relativo e circoscritto a questa comunità stessa, mentre verrebbe messa in evidenza, in tutta la sua tragicità, il distacco con la politica vera e propria. Nel corso delle nostre permanenze a Scandale, grazie anche agli stretti rapporti stabiliti con quella popolazione, ci si è potuti render conto della veridicità di un simile quadro. Dalle ripetute interviste fatte con le persone più varie è stato possibile ottenere le seguenti notizie sulle attività dei partiti e movimenti, che non stanno certo a testimoniare sul loro sviluppo e sulla loro efficienza. Oltre, infatti, alla presenza solo nominale di alcuni dei partiti aventi una diffusione nazionale è importante il riconoscimento e l’individuazione dei singoli responsabili, anche e soprattutto attraverso un loro breve profilo biografico.

DEMOCRAZIA CRISTIANA:
Il partito: ne è stato Segretario Comunale fino alla primavera 1955 il Sig. Salvatore Scaramuzzino di Francesco, studente universitario della Facoltà di Chimica a Bari. È nipote di Orlando Scaramuzzino, il più forte commerciante di tessuti del paese che, in tale sua veste, viene ad essere tra i maggiori creditori dei contadini, nonché di Amedeo Scaramuzzino, l’esattore comunale. Il padre, proprietario di circa una decina di ettari, ha anche uno dei sei frantoi esistenti nel paese e, quindi, ha una sua particolare clientela, che più volte deve averlo messo in condizione di assumere determinate posizioni (è stato, infatti, presidente della cooperativa “Garibaldi” all’epoca delle occupazioni delle terre incolte ed è, oggi, presidente della Mutua dei Coltivatori Diretti).
Salvatore Scaramuzzino, visto che da Catanzaro si voleva una politica di destra ed essendo egli molto vicino ad alcuni gruppi della sinistra democristiana, ha ritenuto opportuno dimettersi. A sostituirlo è stato chiamato Giuseppe Ierardi, fu Ludovico, di 25 anni.
Questi, figlio di un ex terraggerista, era stato assunto dall’Ente Riforma in qualità di magazziniere anche in considerazione di una sua imperfezione fisica. Licenziato, sperava di essere riassunto come “corrispondente sociale” anche e soprattutto per i suoi “meriti politici”; ma non vi è riuscito. Ora attende una qualche sistemazione; in caso contrario “saprò come comportarmi (ci ha detto) soprattutto durante le prossime elezioni. Nessun democristiano cerchi di avvicinarsi a Scandale. Ho anch’io i miei diritti; li ho fatti andare alla Camera ed al Senato e, poi, si sono dimenticati proprio di me e delle promesse fattemi”.
Con questo programma ed in questo stato fa l’attivista: evidentemente sente di dover accrescere il proprio “credito”. Ultimamente ha curato l’adunata degli assegnatari democristiani (?) in preparazione dei convegni di Crotone (3 maggio) e di Foggia (12 maggio 1955) sotto lo strettissimo controllo di un “corrispondente sociale” dell’Opera Valorizzazione Sila.
Questo lo stato attuale della sezione comunale della Democrazia Cristiana, che è pure l’unico partito “funzionante” (almeno in teoria) in questa piazza. Nessun programma di discussioni di problemi concreti ed in sincera sottomissione alla Direzione provinciale di Catanzaro. Comunque è chiaro non trattarsi di attività politica.

Cfr. Manlio Rossi-Doria, Note sull’organizzazione politica e le vicende elettorali nel Comune di Scandale (1954-1955). Roma, A.N.I.M.I. Archivio Rossi-Doria, 31 pagine dattiloscritte, vol. II, fascicolo 6.