domenica 30 agosto 2015

L’Azione Cattolica di Scandale nei documenti dell'Archivio Rossi Doria

Scandale - L'entrata della Parrocchia di San Nicola in una foto pubblicata in passato dal sito Kroton

L’Azione Cattolica di Scandale nel 1955

Questo movimento, che dovrebbe essere esclusivamente a carattere religioso, si articola in un gruppo maschile ed in un altro femminile; ognuno di questi gruppi, a sua volta, è distinto in sezione giovanile e sezione “adulti” (uomini e donne di Azione Cattolica). Non sembra che vi siano stretti rapporti tra le quattro sezioni; ognuno agisce e vive indipendentemente, ma, il più delle volte, trattasi solo di vita apparente.
Le due sezioni più funzionanti (sempre in senso relativo, però) sono quelle giovanili: la maschile e la femminile. La prima (“i giovani di Azione Cattolica”) fa capo a Luigi Scalise di Salvatore, impiegato al Comune, che intende presentarsi al concorso per Segretario Comunale, corrispondente de “Il Tempo”. Il padre, Salvatore, è un contadino ex terraggerista, eletto consigliere comunale nella lista di maggioranza con 721 voti di preferenza. Luigi ha un fratello medico (di idee alquanto ………) ma che ha preferito abbandonare Scandale), è nipote di Antonio Scalise (uno dei tre macellai di Scandale), di Pasquale (l’ex contadino, sposatosi ad una maestra elementare di Castelforte, in provincia di Latina, profuga a Scandale durante la guerra, che sembra attualmente essersi imborghesito) e di Francesco (invalido di guerra, pensionato, attualmente segretario della locale sezione del Partito Nazionale Monarchico dopo vari altri esperimenti politici). I “giovani di A.C.” sono gli unici ad avere una sede che funziona durante tutto l’anno; essi, anzi, ospitano anche la Democrazia Cristiana. Luigi Scalise, anche a detta di altri, pare si prodighi sufficientemente per l’organizzazione, ma, ciononostante, l’attività di questo gruppo non sembra brilli eccessivamente anche se non si può affermare, in modo assoluto, che non venga fatto proprio nulla. Generalmente è frequentata sempre dagli stessi giovani (pochi, davvero) che trovano in sede un “calcio balilla” e qualche giornaletto.
Luigi Scalise critica apertamente la situazione politica di Scandale e le interferenze del Segretario Comunale e del Parroco; pare, anzi, che se ne sia fatto interprete anche attraverso la stampa con il brillantissimo risultato di “cadere in disgrazia”. Se può “essere ancora a galla” lo deve ad una protezione dall’alto (il Vescovo di Santa Severina, quello di Crotone e le autorità di Catanzaro) oltre a quelle del Sindaco (ne è l’uomo di fiducia). Non esita a riconoscere anche gli errori e le deficienze dell’Azione Cattolica, che così spiega: “È inevitabile sia così: noi non dovremmo fare politica; invece ce la fanno fare. Io, però, mi rifiuto di obbedire. Sono cattolico e non necessariamente “democristiano”, pur se voto democristiano. L’A.C., però, deve restare “apolitica” sennò mi dimetto”.
La seconda (“le giovani di Azione Cattolica”) ha, per presidentessa, la signorina Elisa Rota di Carlo. È la giovane figlia di un medio proprietario, “ex industriante” (cioè proprietario di greggi e mandrie), appartenente ad una famiglia di relativamente recente immigrazione a Scandale dalla Sila (fu il nonno di Elisa a trasferirsi in questo paese durante una delle periodiche trasmigrazioni di bestiame alla “marina” dalla Sila). Forse in questa sua carica può trovarsi la migliore interpretazione di “chi sia Elisa Rota”: giovane ragazza di paese, in possesso di un diploma, non fidanzata (ne pare vi siano programmi al proposito), portata a sentirsi una delle “maggiorenti” del paese, con una specie di “misticismo” che, in qualche modo, può compensare le altre sue esigenze non ha trovato di meglio che dedicarsi a queste “giovani di Azione Cattolica”, che, in un certo senso, la rispettano. A voler essere molto critici (forse anche un po’ causticamente, ma non certo allontanandosi troppo dal vero) essere “presidentessa” per Elisa è uno sfogo, un’evasione, un mezzo per emergere.
Oltre questo non c’è da fare alcun altra osservazione su questa organizzazione: si riuniscono, ogni domenica, nella vecchia chiesa per leggere e commentare (come possono) le pubblicazioni ufficiali arrivate da Roma, ma c’è scarsissima partecipazione. I testi adottati, d’altra parte, sono, quanto meno, anacronistici; ad una certa serietà da parte della Rota e delle altre “dirigenti” non corrisponde altrettanta serietà da parte delle altre. Molta esteriorità e prevalenza dell’andazzo “fare tanto per fare, ma con scarsa convinzione”.
Le due sezioni per adulti (“gli uomini e le donne di Azione Cattolica”) sono affidate, rispettivamente, a Bruno Carieri di Francesco (medio proprietario, “industriante”, creditore di molti) ed a Ester Brescia (la moglie del Sindaco, troppo presa, però, dai suoi impegni di moglie e di madre oltre che di insegnante elementare avente l’incarico di “maestra fiduciaria” e di “presidentessa del patronato scolastico” per occuparsene attivamente.
Esistono, quindi, solo in teoria e sulla carta. Non esplicano alcuna attività, almeno degna di un tal nome.

Note sull’organizzazione politica e le vicende elettorali nel Comune di Scandale, Roma, A.N.I.M.I., Archivio Rossi-Doria, 31 pagine dattiloscritte, vol. II, fascicolo 6.