Don Nicola Girimonti e Gino Scalise |
Ci
lascia per sempre uno dei più importanti personaggi della storia di Scandale. Un
uomo molto religioso che ha dedicato la vita alla Comunità Parrocchiale di
Scandale. Tensione morale e ricerca di verità caratterizzano la vita e le
poesie di Gino Scalise, che ha espresso nelle sue opere e nella sua vita un
bisogno di partecipazione e di intervento attivo nella realtà. Un uomo umile e
onesto, sempre coerente con le sue idee religiose, che accoglieva tutti in
quella piccola casa di via Puccini.
Nei
primi anni Ottanta cominciò fra me e lui un’intensa collaborazione. Aveva saputo
da una persona di Scandale che io a Roma stavo facendo una ricerca di documenti
sul paese. Lui venne a casa mia, dove stavo trascorrendo qualche giorno di
ferie, a dirmi che stava raccogliendo notizie per scrivere la storia di
Scandale e voleva una collaborazione. Così, tornato a Roma, cominciai a
mandargli tutti i documenti che man mano trovavo e lui, dopo varie peripezie,
pubblicò Scandale nella storia (Catanzaro, Sinefine Edizioni, 1988).
Per
la pubblicazione del libro, prese accordi con l’Amministrazione comunale e con
una Casa Editrice di Catanzaro: ma, per motivi che adesso non ricordo,
l’editore fece causa al Comune di Scandale che fu obbligato a pagare 45 milioni
di lire (22.500 euro di adesso) per chiudere la faccenda: una somma
elevatissima per un libro di poche centinaia di copie. Il Presidente mi
raccontava di aver avuto solo dispiaceri per quella pubblicazione.
A
casa sua, quando l’andavo a trovare, c’era spesso Pasquale Minniti che andava a
raccontare tutte le sue avventure al Presidente. Fu proprio Gino a dirmi che
Pasquale si travestì da ferroviere per controllare i biglietti sul treno che da
Roma andava a Napoli. Di Gino conservo molte lettere che un giorno, forse,
pubblicherò.
Domani
pubblicherò una sua bella poesia perché penso che sia il modo migliore per
salutarlo. Qualche altra cosa Domenica prossima.