Friedrich Wilhelm Nietzsche, nasce nel
Nel 1888 si trasferisce a Torino, città che sembra apprezzare particolarmente. Nel gennaio
È stato una delle figure più controverse della filosofia. La vita di Nietzsche fu difficile e breve, tormentata da malattie, emicrania, febbre, problemi di vista e di udito, sofferenze per la solitudine intellettuale e reale. Le donne che vuole amare non lo amano, quelle che lo amano, lui le disprezza. Per tutta la vita fu anche tormentato dalla paura di impazzire, a 55 anni muore. Ma le sue pubblicazioni hanno l’effetto di una bomba, la sua intelligenza acuta traspare in tutto quello che scrive, nonostante le innegabili contraddizioni, i cambiamenti di opinioni e umori che riflettono una vita sregolata e movimentata. Muore nel 1900.
“Tutte le cose diritte mentono. Ogni verità è curva”.
“Se non si ha un buon padre bisogna procurarselo”.
“Piena è la terra di superflui, corrotta la vita dai troppi”.
“Se i coniugi non vivessero insieme, i buoni matrimoni sarebbero più frequenti”.
“Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare”.
“Apparteniamo a un’epoca la cui civiltà rischia di andare in rovina per colpa dei mezzi della civiltà”.
“Dietro un uomo caduto in acqua ci si tuffa tanto più volentieri se si è in presenza di persone che non hanno il coraggio di farlo”.
“Per vivere soli bisogna essere o un animale o un Dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l’uno e l’altro, un filosofo”.
“Non esistono fenomeni morali, ma solo un’interpretazione morale dei fenomeni. Il cristianesimo fece bere a Eros il veleno: in realtà egli non ne morì, ma degenerò in vizio. La demenza è rara nei singoli, ma è la regola nei gruppi, nei partiti, nelle epoche”.
“Tutto perisce, perciò tutto è degno di perire. E la giustizia stessa consiste in quella legge del tempo, per cui il tempo non può non divorare i propri figli: così andava predicando la demenza”.
“La grandezza dell’uomo è di essere un ponte e non uno scopo: nell’uomo si può amare che egli sia una transizione e un tramonto.
Io amo coloro che non sanno vivere se non tramontando, poiché essi sono una transizione. Io amo gli uomini del grande disprezzo, perché essi sono anche gli uomini della grande venerazione e frecce che anelano all’altra riva. Io amo coloro che non aspettano di trovare una ragione dietro le stelle per tramontare e offrirsi in sacrificio: bensì si sacrificano alla terra, perché un giorno la terra sia del superuomo”.