venerdì 31 dicembre 2010
giovedì 30 dicembre 2010
Bertolt Brecht
Prima degli altri vennero a prendere gli zingari.
Ed io fui contento perché rubavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei.
Restai in silenzio perché mi erano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali.
E fui sollevato perché mi davano fastidio.
Poi vennero a prendere i comunisti.
Ed io non dissi nulla perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me.
E non c’era più nessuno per protestare.
……………………………….
Eugen Berthold Friedrich Brecht detto Bertolt (Augusta,
mercoledì 29 dicembre 2010
martedì 28 dicembre 2010
domenica 26 dicembre 2010
Articolo di Gino Scalise sul film “Il Brigante”
Scandale,
Quando Castellani si presentò a Scandale, chiese all’Amministrazione comunale di poter visitare il paese accompagnato da qualche funzionario. Venne scelto per l’occasione il nostro Gino Scalise, allora impiegato comunale, che portò il regista in giro per le viuzze e per le piazze, rispondendo alle numerose domande.
Successivamente, quando cominciarono i preparativi per le riprese del film, Gino Scalise scrisse un articolo (28 giugno) che fu pubblicato dal quotidiano “Il Tempo” di Roma il 30 giugno 1960. Il regista, non solo non approvò il contenuto dell’articolo, ma rimase molto seccato del fatto che si parlasse in anticipo del film, tanto che da quel giorno non rivolse più la parola a Scalise. Di seguito l’articolo completo.
Renato Castellani a Scandale per un film ambientato in Calabria.
Il regista di “Due soldi di speranza” ha trovato la cittadina ricca di storia e di leggenda e con luoghi che ha definito bellissimi. Sarà girato “Il brigante”, dall’omonimo libro di Giuseppe Berto.
Scandale 28 giugno 1960
Non sperava certo il regista del film «Due soldi di speranza» durante la stesura del piano di lavorazione, e noi non sospettavamo, che a Scandale vi fossero i luoghi, da lui definiti bellissimi, per la realizzazione di un nuovo suo film; si è, anzi, persino rammaricato di non averli visitati prima di fare il capolavoro premiato a Cannes. La piazza San Francesco d’Assisi in modo particolare, piazza ricca di storia mista a leggenda e di mistero, farà inattesamente il giro degli schermi del mondo, ovunque portando il fascino del suo insuperato silenzio giammai disgiunto dalla visione di una vita semplice e tribolata di gente che nel lavoro dei campi matura il proprio pezzo di pane.
IL Brigante, o qualcosa di simile, dall’omonimo libro di Giuseppe Berto, sarebbe il film che Renato Castellani intende girare a Scandale. L’opera dello scrittore veneto troverà quindi, per l’alta sensibilità umana e sociale e per la competenza tecnica di Castellani, la sua migliore espressione nella stessa Calabria, in un piccolo paese della provincia di Catanzaro che, distrutto due volte dalle vicende storiche, cui non sono estranee le invasioni saracene e le più strane notizie brigantesche, che sanno quasi di leggenda, può essere raggiunto, salendo, da Crotone o da Santa Severina, che gli stanno di fronte, appollaiato com’è, quasi un nido d’aquila, sulla più alta collina del vecchio ed ubertoso marchesato di Crotone.
Per la realizzazione del film, già fervono in piazza San Francesco, che ha forma di poligono irregolare, opportuni lavori di adeguamento sotto l’esperta guida dell’architetto dr. Sergio Canevari per conto del produttore Rizzoli. Ivi sono siti l’antico e maestoso palazzo dei Baroni Drammis, di cui sono superstiti i fratelli Antonio e Giovanni, che vantano origine spagnola e appartenenza alle principali famiglie d’Europa nell’Albo di Ginevra; il palazzo merlato del signor Ernesto Bonanno, medie e piccole case di umili lavoratori della terra, qualche magazzino ed un oleificio (fabbricati tutti vecchi e, i primi due, austeri) e la chiesa, che fu dell’Addolorata, e che, conservando all’esterno e alla facciata principale l’aspetto di vecchia chiesa, raccoglie oggi all’interno, trasformato in istituto per opera di don Renato Cosentini, parroco del luogo, quaranta orfanelle sotto la guida di signorine oblate.
Ora che la casa del signor Carlo Tallarico, l’unica che aveva subito rifacimenti pretesi moderni, è stata rivestita del vecchio manto e incappucciata di fascinosi archetti, tutta la piazza ha ritrovato la sua unità architettonica, tanto necessaria al film, ripiombando di colpo nel mistero dei decorsi decenni alimentato e diffuso, tutto intorno, dalle viuzze storte e disuguali, sconnesse, alcune delle quali sormontate da vecchi archi e da volte affumicate, che immettono in altrettanti misteriosi rioni (ruve) e vicoli cechi (vagghj) che fan raggiungere alla piazza il massimo della misteriosità, intanto che l’arteria principale, inerpicandosi a rilento verso la parte alta del paese lascia vedere e gustare, da vicino, un panorama fatto di casette e fabbricati di vecchio tipo messi a mo’ di presepe e costituenti una scena quanto nessun’altra suggestivo, proprio, come suol dirsi, una “scena da film”. Quando ultimati che saranno i lavori anche mediante il nascondimento, con impalcature di finte case, di parte del paese al di sotto della chiesa Matrice e dei negoziucci di Corso Umberto I, la troupe di Castellani potrà fare il suo ingresso, attesissimo, a Scandale.
Ma fu d’uopo dirlo, non solo i luoghi subiscono mutamenti; anche le persone, per proprio conto, intanto che il regista continua forse sulla stesura del soggetto, ostentano, in ciò tradendosi, atteggiamenti da ripresa per la risaputa intenzione di Castellani di volersi largamente servire di comparse locali in ruoli discretamente importanti, affidando a qualche attore(?) le parti di massimo impegno. Non è pertanto raro incontrare persone piuttosto corpulenti del tipo boxeur, o longilinei del tipo degli atleti, che ostentino l’aria di predestinati a grandi gesta, e forse per questo qualcuno non si decide a radersi più spesso la barba o a tagliarsi l’ingombrante antigienico pizzetto (malgrado il caldo). Ma (occorre dirlo) non è la pietra che sceglie un posto nella costruzione; è il costruttore che, credendolo, ve la colloca! Molte speranze andranno pertanto deluse, e molti saranno quelli che avranno forse la sorpresa di vedersi chiamati ad incarnare una parte, proprio per non avervi ispirato o pensato prima, mentre tutti potranno ugualmente far la loro comparsa nelle scene di popolo e nelle processioni religiose che, essendo belle e suggestive tradizioni regionali e locali, costituirebbero scene di rilievo e di grande interesse.
Quanto al film, si prevede che esso sarà intonato alla massima serietà e dignità umana e sociale, riverente e sincero, senza tutte quelle piccole assurdità che viziano opere di così vasta mole, e senza dubbio sarà uno dei migliori o addirittura il migliore tra quelli ambientati nel meridione e della produzione italiana. Ce ne sono ampissima garanzia il regista, l’opera scelta e le premesse in loco esistenti per la realizzazione di un film destinato forse a dire, a tutti, che
Pensiamo sarà perciò un film eccezionale, e cioè la meraviglia dell’opera di Berto (se questa ne è la fonte) raccontata per immagini dal Castellani, l’inserimento poderoso e solenne ma vitale, e il più possibile, reale, delle affascinanti vicende nella sequenza delle scene drammatiche e tragiche di cui è composta l’opera dello scrittore veneto. Sarà certamente anche una risposta ossequiente e anticipata alla richiesta dell’onorevole Tupini di evitare la inutile e dannosa licenziosità nel film, per il conforto e fine sociale che il «Brigante» si propone.
sabato 25 dicembre 2010
venerdì 24 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
martedì 21 dicembre 2010
“Riflessi” di Antonio Audia
La poesia si trova nel libro Spissole, pubblicato nel 1998. Sopra, la copertina di Graffi e carezze, altro libro che il nostro Totò Audia aveva preparato.
Riflessi
I raggi rossigni del tramonto
sfrecciano in mare
e creano riflessi
invadenti allo sguardo
e cari al cuore.
Quel muoversi vivace
di perline,
che giocano sull'acqua trasparente,
accarezza l'anima gentile.
Una barchetta avanza lentamente
ed infrange con garbo
i luccichii,
e, come tanti ricordi,
li porta nel mio cuor,
che ancora conserva
e non li lascia più.
Antonio Audia, Spissole, Maragraf, Roccabernarda (Kr), 1998, pag. 86.
lunedì 20 dicembre 2010
domenica 19 dicembre 2010
La signora Di Paola Francesca scrive al prof. Rossi-Doria
Secondo le informazioni prese, nella foto sopra, scattata a Scandale nel 1955 e pubblicata nel libro di Manlio Rossi-Doria, Un paese di Calabria, Napoli 2007, si vede a sinistra la moglie di uno che si chiamava Nicoletti. Quella che attinge l’acqua è probabilmente la moglie di Nicola Cristelli. Quella a destra non è stata identificata.
Il 27 giugno 1956, la signora Di Paola Francesca, vedova Scaramuzzino, scrive un lettera a Rossi-Doria.
Gentilissimo Signor Professore. Prima di tutto la prego caldamente di scusarmi, se l’annoio con le mie lamentele, mi spinge a tanto la necessità. Io ho bisogno di aiuto Signor Professore, e Lei può aiutarmi affinché ottenga il posto di scuola materna, che verrà istituita prossimamente nel Comune di Scandale.
Mi affido con grande fiducia alla sua bontà e animo umile e nobile.
Pertanto invio la copia del certificato di studio, che trascrivo in questo stesso foglio.
Repubblica Italiana, Provveditorato Agli Studi, Latina, N. Reg. Cert. 123.
Visti gli atti d’Ufficio dell’Istituto Magistrale Parificato di Castelforte depositati nell’archivio di quest’ufficio;
Certifica. Che l’alunna Di Paola Francesca, fu Ersilio, nata a Castelforte il 10 maggio 1922, alunna interna proveniente dalla IIª classe, nell’anno scolastico 1942-43 frequentò
La sessione autunnale, nell’anno scolastico 1942-43, non fu tenuta per ragioni belliche e fu sostituita da una sessione straordinaria nell’ottobre 1944 alla quale l’alunna Di Paola non si presentò. (Perché ero in Calabria e non sono stata avvertita).
Si rilascia il presente su richiesta dell’interessata per gli usi consentiti dalla legge. Latina 20 giugno 1956. (Dottor G. Miranda).
Mi sono rivolta al sindaco di Scandale e mi ha detto che Lei si è interessata per la scuola materna e perciò devo rivolgermi a Lei affinché mi aiuti e mi guidi. Il Signore l’aiuti. Molti saluti Alla Sua Signora e alla Signorina Mimma, saluti al professore.
Ringrazio ed ossequio, Di Paola Francesca Vedova Scaramuzzino.
Se Lei desidera il certificato di studio, posso inviarlo.
Biblioteca Giustino Fortunato di Roma, Archivio Rossi-Doria, Scandale, vol. VI.
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Le Di Paola erano tre sorelle che venivano da Castelforte (Latina) perché la loro casa era crollata causa bombardamenti. A Scandale si sposarono: la prima (Nella) con Pasquale Scalise, la seconda con Saverio Abiuso e la terza con Ugo Scaramuzzino.
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NOTA
Questo Blog rappresenta soltanto un semplice mezzo per far conoscere documenti che riguardano la storia di Scandale.
Gli articoli pubblicati provengono in generale da Archivi e Biblioteche pubbliche. Molte immagini sono prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se qualcuno dovesse rilevare una violazione della privacy non dovrà che segnalarlo e provvederò all’immediata rimozione del materiale oggetto di controversia.
venerdì 17 dicembre 2010
Massime e aforismi di Friedrich Wilhelm Nietzsche
Friedrich Wilhelm Nietzsche, nasce nel
Nel 1888 si trasferisce a Torino, città che sembra apprezzare particolarmente. Nel gennaio
È stato una delle figure più controverse della filosofia. La vita di Nietzsche fu difficile e breve, tormentata da malattie, emicrania, febbre, problemi di vista e di udito, sofferenze per la solitudine intellettuale e reale. Le donne che vuole amare non lo amano, quelle che lo amano, lui le disprezza. Per tutta la vita fu anche tormentato dalla paura di impazzire, a 55 anni muore. Ma le sue pubblicazioni hanno l’effetto di una bomba, la sua intelligenza acuta traspare in tutto quello che scrive, nonostante le innegabili contraddizioni, i cambiamenti di opinioni e umori che riflettono una vita sregolata e movimentata. Muore nel 1900.
“Tutte le cose diritte mentono. Ogni verità è curva”.
“Se non si ha un buon padre bisogna procurarselo”.
“Piena è la terra di superflui, corrotta la vita dai troppi”.
“Se i coniugi non vivessero insieme, i buoni matrimoni sarebbero più frequenti”.
“Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare”.
“Apparteniamo a un’epoca la cui civiltà rischia di andare in rovina per colpa dei mezzi della civiltà”.
“Dietro un uomo caduto in acqua ci si tuffa tanto più volentieri se si è in presenza di persone che non hanno il coraggio di farlo”.
“Per vivere soli bisogna essere o un animale o un Dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l’uno e l’altro, un filosofo”.
“Non esistono fenomeni morali, ma solo un’interpretazione morale dei fenomeni. Il cristianesimo fece bere a Eros il veleno: in realtà egli non ne morì, ma degenerò in vizio. La demenza è rara nei singoli, ma è la regola nei gruppi, nei partiti, nelle epoche”.
“Tutto perisce, perciò tutto è degno di perire. E la giustizia stessa consiste in quella legge del tempo, per cui il tempo non può non divorare i propri figli: così andava predicando la demenza”.
“La grandezza dell’uomo è di essere un ponte e non uno scopo: nell’uomo si può amare che egli sia una transizione e un tramonto.
Io amo coloro che non sanno vivere se non tramontando, poiché essi sono una transizione. Io amo gli uomini del grande disprezzo, perché essi sono anche gli uomini della grande venerazione e frecce che anelano all’altra riva. Io amo coloro che non aspettano di trovare una ragione dietro le stelle per tramontare e offrirsi in sacrificio: bensì si sacrificano alla terra, perché un giorno la terra sia del superuomo”.
giovedì 16 dicembre 2010
Curiosità. Lo Stato rimborsa i partiti per le elezioni del 2008
mercoledì 15 dicembre 2010
martedì 14 dicembre 2010
domenica 12 dicembre 2010
La parrocchia di San Nicola descritta dall’architetto Onofrio Tango
La parrocchia di San Nicola a Scandale, in una vecchia foto dell’Archivio Tallarico.
Della nostra parrocchia costruita sicuramente subito dopo il 1555 se ne comincia a parlare nel Sinodo di Santa Anastasia del 14 maggio 1564, cioè nove anni dopo la fondazione del paese. I documenti ci dicono che fu chiamato al Sinodo “Lo prete greco de lo casale de Gaudiosi”, che si chiamava Don Gabriele Varipapa.
Nel sinodo del 30 maggio 1579 fu chiamato “Lo prete greco de Scandale” che si chiamava Don Basilio Sculco. Nel 1584 troviamo Don Tommaso Basilico, il quale in un atto del 6 maggio 1589 si firma: “Thomasio Basilico Archipresbitero ditti casalis Scandalis”. Bisognerà attendere il sinodo del 30 maggio 1593 per trovare oltre al prete greco anche quello latino. Nel frattempo aumentano i preti.
In un documento del 18 maggio 1597 troviamo che c’è “In casalis Scandali presbitero Joannes Bactistas Tagliaferrus”. Don Giovanni Battista Tagliaferro “curatus latinorum Scandalis” e Don Marcello de Pace, curatus grecorum Scandalis, compaiono in alcuni documenti del 1605.
Così fino al 1608 sono chiamati al Sinodo di Santa Anastasia sia l’arciprete dei Greci che il cappellano latino: dal 1609 è chiamato solo quello latino che ha la cura di tutta la comunità.
Nel 1653 l’architetto Onofrio Tango ci descrive la chiesa di San Nicola: i puntini indicano che sul documento originale deteriorato non si leggono più molte parole:
“Nella piazza di detto Casale è
Segue alla mano sinistra sette altre Cappelle. La prima è di tutti i Santi. La seconda Nostra Signora dell’Arco con Santo Carlo e Santo Domenico. La terza è… con Santo Antonio e San Giuseppe. La quarta è Nostra Signora…alla destra è Santa Caterina e Santo Francesco de Padua et alla sinistra et Santo Pietro et Santo Filippo Nero. La quinta è
Per un approfondimento, si consulti l’Apprezzo della città di Santa Severina, San Mauro e Scandale del 1653, volume del Fondo Arcivescovile
venerdì 10 dicembre 2010
Petilia Policastro
Santuario della Santa Spina a Petilia Policastro
Prima si chiamava semplicemente Policastro. Il nome deriva dalla voce bizantina paliócastron (vecchio castello); infatti, era un importante centro militare bizantino. Il nome Petilia fu aggiunto successivamente perché si pensava, indebitamente, che fosse la famosa cittadina grecoromana Petelia (che, come sappiamo, è Strongoli). Del passato conserva il convento della Santa Spina che, secondo la tradizione, custodisce una reliquia della Passione, donata da un re di Francia a un monaco policastrese. È patria del poeta dialettale Giuseppe Coco (sec. XVII).
mercoledì 8 dicembre 2010
Scandalesi in America
Questo elenco di scandalesi, arrivati negli Stati Uniti d’America tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, è stato pubblicato da un centro culturale e religioso americano, che non cito per motivi di Privacy. Prossimamente seguiranno altri cognomi.
Coriale Alfonso
Di anni 19, Sesso: M
Luogo di residenza: Scandale, Catanzaro
Data di arrivo: 27 Gennaio 1911
Nave di viaggio: Albert Koenig
Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia
Anno approssimativo di nascita: 1892
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Coriale Carmela
Sesso: F
Data di arrivo: Dicembre 1908
Età on Arrival: 6
Nave dei Trasporti: Louise Konigin
Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia
Questo passeggero è un cittadino statunitense.
Anno approssimativo di nascita: 1902
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Coriale Caterina
Sesso: F, età 24 anni
Italiana
Luogo di residenza: Scandale
Data di arrivo: 26 Ago 1903
Anno approssimativo di nascita: 1879
Nave di Trasporto: Hohenzollern
Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia
Sulla nave insieme con: Vittorio Coriale
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Coriale Francesco
Età di arrivo 20 anni
Italiano, Sesso: M
Luogo di residenza: Scandale
Anno approssimativo di nascita: 1881
Data di arrivo: 25 Nov 1901
Nave di Trasporto: Lahn
Porto di partenza: Genova, Liguria, Italia
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Coriale Giambattista
Sesso: M di 24 anni
italiano, del Sud
Luogo di residenza: Scandale
Anno approssimativo di nascita: 1882
Data di arrivo: 30 Agosto 1906
Nave di viaggio: Irene Prinzes
Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia
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Coriale Giuseppe
Sesso: M di 51 anni
Italia, Sud italiano
Anno approssimativo di nascita: 1862
Luogo di residenza: Scandale
Data di arrivo: 8 giugno 1913
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Coriale Michele
Sesso: M di 24 anni
Ethiticity: Italiano
Luogo di residenza: Scandale
Data di arrivo: 3 Aprile 1907
Nave di Trasporto: Lombardia
Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia
Anno approssimativo di nascita: 1883
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Coriale Salvatore
Di 35 anni
Ethiticity: Italiano Sesso: M
Anno approssimativo di nascita: 1858
Luogo di residenza: Scandale
Data di arrivo: 29 maggio 1893
Nave di Trasporto: Cachemire
Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia
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Coriale Vittorio
di 4 mesi, Italiano
Luogo di residenza: Scandale
Data di arrivo: 26 Ago 1903
Sesso: M
Nave da Trasporto: Hohenzollern
Porto di partenza: Napoli, Campania, Italia
Viaggia assieme a Catarina Coriale
Data approssimativa di nascita: Maggio 1903
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Albo Michele
Di Scandale di anni 27
Nave Perugia, proveniente da Napoli
21 febbraio 1909