domenica 10 dicembre 2023

Paese mio. Scandale tra storia e leggenda

 


Paese mio

Scandale tra storia e leggenda

 

Quando lo sguardo si posa e poi si perde sul verdeggiante panorama di Scandale, sovvengono spontanee le parole del primo verso di una canzone dei Ricchi e Poveri: "Paese mio che stai sulla collina disteso come un vecchio addormentato". Non si ode più il vociare dei vichi e dei rioni, né il canto delle serenate, né il raccontare del tempo passato dei vecchi sulle panchine. Lo sviluppo edilizio ha emarginato l'antico centro storico e le nuove case cresciute a dismisura piangono il silenzio dell'abbandono. Il tempo non ha fermato l'esodo della gioventù. Sono rimasti vivi i ricordi e ne parlano i volti anziani, le pietre degli edifici erosi dal tempo e le cantilene delle tradizioni, quelle che, come ogni primavera, ritornando a rinverdire la memoria dei padri, ci ricordano con Pavese che nella gente, nella terra c'è qualcosa, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti, che basta chiudere gli occhi e raccogliersi per sentire che il tuo sangue, le tue ossa, il tuo respiro, tutto è fatto da quella sostanza di ricordi, di terra, di paese.

 

Nota di Carvelli a pagina 7

 

Iginio Carvelli, Paese mio. Scandale tra storia e leggenda, Falco Editore, Cosenza 2022

 


Iginio Carvelli e Gino Scalise a Roma nel 1966