Antonio Gramsci |
Carissima mamma, ecco il quinto natale che passo in
privazione di libertà e il quarto che passo in carcere. Veramente la condizione
di coatto in cui passai il natale del 26 ad Ustica era ancora una specie di
paradiso della libertà personale in confronto alla condizione di carcerato. Ma
non credere che la mia serenità sia venuta meno. Sono invecchiato di quattro
anni, ho molti capelli bianchi, ho perduto i denti, non rido più di gusto come
una volta, ma credo di essere diventato più saggio e di avere arricchito la mia
esperienza degli uomini e delle cose.
Del resto non ho perduto il gusto della vita; Dunque non
sono diventato vecchio, ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere
la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò che noi non
possiamo più fare. In questo senso sono sicuro che neanche tu sei diventata
vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per
poterci rivedere tutti insieme e per poter conoscere tutti i tuoi nipotini:
finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita e si vuole
raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le
malattie.
Antonio
Gramsci
Antonio
Francesco Gramsci
Ales
1891 – Roma 1937
Politico
e critico letterario italiano
Antonio Gramsci,
"Lettere dal carcere"