domenica 18 settembre 2022

Quando Carducci criticava i poeti meridionali

 

Giosuè Carducci

“È un fatto per me oramai fermo: codesti meridionali, dal più al meno, recano nella poesia quella volubilità delle loro chiacchiere, che si devolve per lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza una cura al mondo del pensiero. Il poeta napoletano tipo è il Marino. È inutile: i meridionali non sono poeti né artisti, non ostante tutte le apparenze: sono musici e filosofi. La poesia (anche questo parrà un paradosso) è delle genti più prosaiche e fredde della Toscana e del Settentrione”

 

Giosuè Carducci

Giosuè Alessandro Giuseppe Carducci

Valdicastello (fraz. del Comune di Pietrasanta – Lucca -) 1835 – Bologna 1907

Poeta e scrittore. Premio Nobel per la letteratura nel 1906

 

Da una lettera di Carducci ad un amico che gli aveva inviato un volume di poesie di un giovane napoletano. Cfr. Benedetto Croce, La letteratura della nuova Italia, Saggi critici, vol. IV, Giuseppe Laterza & Figli, Bari, 19222 riveduta, pp. 311-312.