Giosuè Carducci |
“È
un fatto per me oramai fermo: codesti meridionali, dal più al meno, recano
nella poesia quella volubilità delle loro chiacchiere, che si devolve per
lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza
una cura al mondo del pensiero. Il poeta napoletano tipo è il Marino. È
inutile: i meridionali non sono poeti né artisti, non ostante tutte le
apparenze: sono musici e filosofi. La poesia (anche questo parrà un paradosso)
è delle genti più prosaiche e fredde della Toscana e del Settentrione”
Giosuè Carducci
Giosuè Alessandro Giuseppe Carducci
Valdicastello (fraz. del Comune di Pietrasanta – Lucca -) 1835 –
Bologna 1907
Poeta e scrittore. Premio Nobel per la letteratura nel 1906
Da
una lettera di Carducci ad un amico che gli aveva inviato un volume di poesie
di un giovane napoletano. Cfr. Benedetto Croce, La letteratura della nuova
Italia, Saggi critici, vol. IV, Giuseppe Laterza & Figli, Bari, 19222
riveduta, pp. 311-312.