lunedì 1 febbraio 2021

Settecento anni di Dante – 1321 - 2021

Dante Alighieri

 

E io, adunque, che non seggio alla beata mensa, ma fuggito de la pastura del vulgo, a’ piedi di coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade”

 

“Poi che fu piacere de li cittadini de la bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gittarmi fuori dal suo dolce seno – nel quale nato e nutrito fui in fino al colmo de la vita mia, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto lo cuore di riposare l’animo stancato e terminare lo tempo che m’è dato -, per le parti quasi tutte a le quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando, sono andato, mostrando contra mia voglia la piaga de la fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertade”

 

 

Dante Alighieri

Firenze, maggio/giugno 1265 – Ravenna, 14 settembre 1321

Scrittore

 

Dante, Convivio