domenica 20 ottobre 2019

Articolo di Gino Scalise del 1955

L'Asilo di Scandale costruito negli anni successivi a questo articolo (Foto Archivio Aprigliano)


La costruzione di un asilo, problema urgente di Scandale

Il Comune ha rinunciato all'assegnazione di un cantiere per l’impossibilità di fornire il materiale necessario.

Scandale 4 gennaio 1955
Con vivo rammarico e rincrescimento apprendiamo che l’Amministrazione locale ha dovuto, suo malgrado, rinunciare ad un cantiere di lavoro per la costruzione di un asilo infantile e ad una quasi analoga concessione del CIF di Catanzaro, rispettivamente per l’impossibilità di fornire il materiale da costruzione e per non aver potuto disporre di idonei locali che quel CIF si sarebbe incaricato di modernamente attrezzare e gestire con personale proprio.
Ne consegue che, sfumate queste due preziose occasioni, Scandale non ha ancora il suo asilo come ogni civile paese. Ora è da notarsi che se per le scuole le lamentele dei naturali ed il rincrescimento dell’Amministrazione ricadono sulla deficienza igienico – didattica dei locali gravati di fitto, in attesa del desiato edificio, per quanto riguarda l’asilo d’infanzia sono costituiti dall’assoluta inesistenza dell’opera e dalla dichiarata impossibilità del Comune di provvedere direttamente o in parte.
Ciò non toglie che Scandale ha urgenza dell’asilo, e la istanza più viva sono le centinaia e centinaia di bambini che, ignari di concessioni e rammarichevoli strette di spalle e persino dei pericoli materiali e morali cui vanno incontro, fanno a rincorrersi tutto il giorno sulle pubbliche vie, già capaci di dare fastidio ai vecchi e di tirare sassi ai cani o nelle aule scolastiche a pianterreno. Primizie veramente dolorose di educazione, sovente evidenti segni di precoce delinquenza minorile.
Né si può esigere altro da loro (poveri Fanciulli) lasciati a custodia di se stessi dai genitori costretti al lavoro di campagna! Come non deve meravigliarci, anche se ci addolora profondamente, il fatto, ormai tradizionale, che essi, varcando per la prima volta la soglia della scuola, ne sanno quanto i più volgari della strada tra i quali sono lasciati.
Problema numero uno, quindi, l’asilo. Da risolversi, comunque, nel più breve sprazzo di tempo, quale opera che prima della scuola ed in preparazione a questa potrà dare ai fanciulli quell’educazione sana e civile che nelle nostre famiglie agricole spesso manca dalle fondamenta.


Articolo di Gino Scalise sul giornale “Il Tempo” di Roma del 5 gennaio 1955