domenica 11 agosto 2019

Una sera di luna piena - Racconto inedito di Ezio Scaramuzzino

Scandale in una vecchia foto dell'Archivio Aprigliano


Una sera di luna piena 



Quando io ero bambino, al paese nessuno aveva in casa impianti di riscaldamento o condizionatori. Nessuno se ne lamentava, perché nessuno ne avvertiva l’esigenza, o, più probabilmente, perché nessuno sapeva che esistevano e, se anche qualcuno lo sapeva, li riteneva roba da ricchi e lussi da pregustare solo nei film.
Al caldo dell’estate non si pensava proprio di porre rimedio. Il caldo era considerato un fatto ineluttabile, al quale era inutile opporsi. Al più ci si spogliava, riducendo al minimo l’abbigliamento, e, quando proprio non se ne poteva più, si faceva un’escursione in Sila, “a cambiamento d’aria”, come si diceva allora.
Ma una piccola Sila l’avevamo pure in loco: una Sila modesta e casereccia, tutto sommato, a ridosso delle prime case del paese, prima dell’espansione urbanistica degli anni successivi. Era il Timpone, questa oasi di fresco, “U Timpuni, come lo chiamavano al paese.


Passo di un articolo pubblicato da Ezio Scaramuzzino martedì 6 agosto 2019