Jean – Jacques
Rousseau
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“Errando
nella foresta, senza industria, senza parola, senza domicilio, senza guerra e
senza associazione, senza alcun bisogno dei suoi simili come senza alcun
desiderio di nuocer loro, forse anche senza mai riconoscere alcuno
individualmente, l’uomo selvaggio, soggetto a poche passioni, e bastando a se
stesso, non aveva che i sentimenti e le conoscenze adatte a tale stato. Se per
caso faceva qualche scoperta, poteva tanto meno comunicarla, in quanto non
conosceva nemmeno i suoi figli. L’arte periva con l’inventore. Non c’era né
educazione né progresso; le generazioni si moltiplicavano invano, e, partendo
ciascuna sempre dallo stesso punto, i secoli scorrevano in tutta la rozzezza
della prima età; la specie era già vecchia e l’uomo restava sempre fanciullo”
“Se
il selvaggio vive in se stesso, l’uomo della società, sempre al di fuori di sé,
sa vivere unicamente dell’opinione degli altri, ed è per così dire soltanto dal
loro giudizio che egli trae il sentimento della propria esistenza”
Jean – Jacques
Rousseau
Ginevra 1712 –
Ermenonville 1778
Filosofo e letterato svizzero,
francese per formazione spirituale