domenica 30 dicembre 2012

Casa della Carità - Articolo di Iginio Carvelli del 1963

Nella foto sopra, pubblicata in passato dal sito della Casa di Carità, si vede l’arrivo a Villa Condoleo del vescovo Giovanni Dadone, il 23 settembre 1963, accolto da Don Renato, Iginio Carvelli e Gino Scalise.

Inaugurata sul colle Condoleo la “grande casa della carità”

Scandale – Con la partecipazione di eminenti autorità religiose, civili e militari è stata inaugurata sul colle Condoleo la nuova sede della casa di carità. L’opera, che dal 1949 è sorta a sollievo delle orfane e bisognose del Crotonese, va sempre sviluppandosi perché, a dire dello stesso fondatore, la carità non ha freno e il suo fuoco divampa sempre di più. La solenne inaugurazione è iniziata con la messa prelatizia di S.E. mons. Giovanni Dadone, arcivescovo di Santa Severina, celebrata nella cappella dell’istituto.
Terminata la S. Messa si è proceduto al taglio del nastro da parte della figliuola dell’on. Gennaro Cassiani. Tutti gli scandalesi si sono quindi recati sul colle di Condoleo per fare corona alle numerose autorità e per attestare ancora una volta il loro affetto e attaccamento all’ideatore dell’opera, l’infaticabile don Renato.
Il dott. Giuseppe Liotti, commissario prefettizio di Scandale, ha dato il benvenuto a tutte le autorità presenti: il Prefetto di Catanzaro dott. Antonio Claudio Galateo; on. Cassiani; on. Antoniozzi; on. Bisantis; dott. Arturo Campanella, magg. CC di Catanzaro; comm. Filippelli, Procuratore della Repubblica di Crotone; dott. Giampietro, Pretore di Santa Severina; prof. Silvio Bernardo, consigliere DC dell’amministrazione provinciale di Catanzaro; ing. Francesco Aiello, sindaco di San Mauro Marchesato; prof Tonino Cortese, sindaco di Santa Severina; dott. Francesco De Rito, della segreteria provinciale DC; il prof. Iacometta, preside della scuola media di Scandale.
S.E mons. Dadone, ha dato lettura del telegramma di Sua Santità Paolo VI, mentre un caloroso applauso si è levato dalla numerosa folla di gente entusiasta e commossa. Si sono alternati quindi al microfono l’on. Cassiani, oratore ufficiale, l’ing. Aiello, e il prof. Gino Scalise, presidente del comitato direttivo.
Sentiamo il dovere di rivolgere un sincero encomio al comitato direttivo ed esecutivo a cui si deve la riuscita della manifestazione.
Ci rincresce invece tacciare di insensibilità l’E.N.E.L. di Catanzaro e Crotone che è rimasta sorda ai diversi solleciti perché venisse portato l’attacco elettrico alla nuova sede. Ci ripugna pensare che ancora oggi, un centinaio di bambine e dirigenti debbano trascorrere le serate al lume di una candela.

Tribuna del Mezzogiorno, 2 ottobre 1963