domenica 17 settembre 2023

Un ladro a Scandale

 

Scandale in una vecchia foto


Un ladro a Scandale, racconto (inedito) di Ezio Scaramuzzino

 

Non so come stiano le cose adesso, ma, quando io ero bambino, al paese, al mio paese, a Scandale, di veri ladri non se ne vedevano in giro. E la cosa si spiega facilmente. Si trattava di un paese povero e piccolo, dove c’era poco da rubare. Le auto si contavano sulle dita di una mano. Al massimo, ogni tanto, spariva qualche gallina e non so fino a che punto potesse essere considerato ladro chi rubava solo per mettere qualcosa nello stomaco.

Le cose cambiavano un po’ quando arrivavano gli zingari, che si accampavano alla periferia del paese e destavano un po’ di allarme tra la gente. Ma anche loro si limitavano a vendere qualche utensile in rame, dopo qualche giorno ripartivano e la vita ritornava ad essere sonnacchiosa come prima.

 

Eppure, in questo clima quasi idilliaco, anche al mio paese venne alla luce un ladro, divenuto abbastanza famoso, anche se, c’è da precisarlo subito, a Scandale si era limitato a nascere, perché il ladro l’avrebbe fatto a Milano, dove in seguito avrebbe compiuto le sue gesta.

Si chiamava Francesco Restivo, aveva poco più di quindici anni ed era il primo di otto figli tra femmine e maschi. Era una famiglia povera quella dei Restivo, nella quale vigeva una curiosa usanza. La casa era costituita da un unico stanzone, dove erano distribuiti vari letti e lettini e dove  non c’era posto per tutti, per cui la sera l’ultimo che arrivava restava in piedi oppure andava a dormire all’addiaccio. Era diventata  famosa in paese e oggetto delle risate dei paesani la vicenda di Francesco che una volta, svegliatosi verso l’alba, aveva aperto gli occhi ed aveva detto al fratello che gli dormiva accanto: “Giuva’, pari ca vi‘a méndula” (Giovanni, ho l’impressione di vedere il mandorlo). Nulla di particolarmente grave. Era semplicemente successo che durante la notte una tempesta di vento aveva fatto volare la fragile copertura della casa, per cui all’interno aveva fatto capolino qualche ramo di un mandorlo che cresceva lì vicino.

 

Piccola parte di un racconto pubblicato mercoledì 13 settembre 2023 dal Prof. Ezio Scaramuzzino sul suo Blog