giovedì 28 gennaio 2021

Massime e aforismi - Luciano De Crescenzo

 

Luciano De Crescenzo

“Se un autore è divertente, per ottenere un giudizio positivo deve almeno morire”

 

“Per me la peggior cosa è un rivale di pari grado. Se la mia donna mi tradisce con Totti, soffro di meno che se va con Bevilacqua lo scrittore”

 

“L’ho detto a Bossi quanto è grande la differenza tra sudisti e nordisti. Quando i suoi antenati celtici erano ancora barbari aggrappati ai rami, i miei antenati erano già froci”

 

“Negli anni Cinquanta lavoravo in una casa chiusa. All’epoca ero uno studente universitario e mi guadagnavo da vivere portando i conti alla Pensione Gianna, casa di tolleranza situata a Napoli, in via Sedile di Porto, nei pressi dell’università. A essere sincero non vedevo nessuna prostituta, anche perché tutte le impiegate, dopo un’intensa notte di lavoro, il lunedì mattina, stavano ancora dormendo. Il mio lavoro consisteva nel calcolare le percentuali che spettavano a ciascuna signorina”

 

Luciano De Crescenzo

Napoli 20 agosto 1928 – Roma, 18 luglio 2019

Prima ingegnere per la IBM, poi Scrittore e filosofo