Luciano De Crescenzo |
“Se un
autore è divertente, per ottenere un giudizio positivo deve almeno morire”
“Per me
la peggior cosa è un rivale di pari grado. Se la mia donna mi tradisce con
Totti, soffro di meno che se va con Bevilacqua lo scrittore”
“L’ho detto a Bossi quanto è grande la differenza
tra sudisti e nordisti. Quando i suoi antenati celtici erano ancora barbari
aggrappati ai rami, i miei antenati erano già froci”
“Negli anni Cinquanta lavoravo in una casa chiusa.
All’epoca ero uno studente universitario e mi guadagnavo da vivere portando i
conti alla Pensione Gianna, casa di tolleranza situata a Napoli, in via Sedile
di Porto, nei pressi dell’università. A essere sincero non vedevo nessuna
prostituta, anche perché tutte le impiegate, dopo un’intensa notte di lavoro,
il lunedì mattina, stavano ancora dormendo. Il mio lavoro consisteva nel
calcolare le percentuali che spettavano a ciascuna signorina”
Luciano
De Crescenzo
Napoli 20
agosto 1928 – Roma, 18 luglio 2019
Prima
ingegnere per la IBM, poi Scrittore e filosofo